Cosenza - Restano stazionarie le condizioni di Federica Monteleone, la ragazza sedicenne in
coma da venerdi scorso per un un black out in sala operatoria a Vibo Valentia, mentre era in corso un'operazione di appendicectomia. La giovane, ricoverata
in rianimazione a Cosenza, è sempre in coma farmacologico. Ieri la risonanza magnetica ha
confermato i danni cerebrali. La procura della Repubblica di Vibo Valentia ha emesso due avvisi di garanzia per il reato di lesioni personali colpose. Sono stati notificati
all'anestesista, Francesco Costa, e all'infermiere tecnico di anestesia, Francesco Rombola,
che erano in servizio durante l'operazione.
Intanto il legale della famiglia Monteleone, Enzo Cantafio, chiede "una indagine più accurata. Non vogliamo colpevolizzare
nessuno ma chiediamo semplicemente che si faccia chiarezza su quanto è accaduto". L'avvocato chiederà di accertare, anche attraverso interrogatori,
l'attività svolta dalla squadra di tecnici che è intervenuta nella sala operatoria dopo il black
out. "Ci sono molti interrogativi - ha proseguito il legale - che, al momento, non trovano
nessuna risposta. Ad esempio il motivo per il quale non si è proceduto subito al sequestro
della sala operatoria o almeno dell'apparecchiatura per la ventilazione.
Cosenza, due avvisi di garanzia per la ragazza in coma
Le condizioni della sedicenne restano stazionarie. Il legale della famiglia Monteleone chiede alla procura di Vibo Valentia un'indagine più accurata
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