Battuta darresto per le quattro ruote. I trasporti pubblici sono in sofferenza per i tagli e non riescono a soddisfare la richiesta: il risultato è che un patentato su cinque (il 20,6%) ha ridotto luso del proprio veicolo.
Secondo le rilevazioni di Aci e Censis, nel loro 19° Rapporto, lauto rimane sempre, per comodità o per necessità, il mezzo preferito degli italiani, ma per la prima volta dal 2007 scende sotto quota 90%, calando all83,9%. Cala anche il numero dei giorni duso: 4,6 giorni a settimana, rispetto ai 5,1 del 2010. E se i giovani ripiegano su autobus o scooter (in entrambi i casi vi ricorrono il 35,7% tra i 18 e i 29 anni), tra chi ha più di 45 anni cresce la percentuale di quelli che scelgono la bicicletta (18,3%) o le camminate a piedi (42,4%, nel 2010 erano il 35,5 per cento).
Questo perché mantenere lauto costa sempre di più: 3.278 euro in media nel 2011, contro i 3.191 euro del 2010, con un incremento del 2,7%. «I costi per gli automobilisti - spiega il presidente dellAci, Enrico Gelpi - sono ormai al limite della sopportabilità: 165 miliardi di euro, di cui 58 miliardi come prelievo fiscale, «questanno si contano cinque aumenti delle accise, più quelli che scatteranno a gennaio». Sono poi in forte aumento le multe (+18%), per i maggiori controlli. I rincari sono un ostacolo allacquisto di nuovi veicoli - dice il Rapporto -: infatti, il 7,4% degli italiani sarebbe disposto ad acquistare unauto nuova, «soprattutto se caleranno i prezzi di carburanti e assicurazioni».
Dal 2009, ultimo anno degli incentivi, cè stato un calo di immatricolazioni di veicoli del 17%. E anche il mercato delle due ruote si è ridotto del 26%. Se si aggiunge che le rottamazioni sono contenute, lunione di questi fattori rende più vecchio il parco circolante. I mezzi hanno in media 9,3 anni, e unauto su cinque vanta più di 16 anni.
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