Cow boys a Giacopiane per i cavalli fuggiti

Cow boys a Giacopiane per i cavalli fuggiti

Per catturare quei cavalli fuggiti dai recinti, a Borzonasca, hanno fatto roteare il lazzo come veri american cow boys. Oddio, tanto boys, considerata l’età, non sono più, e neanche americani, visto che vengono da Genova o dall’immediato entroterra. Ma la capacità, la professionalità è quella dei «cugini» d’oltreoceano. Tanto che il sindaco Ivo Pattaro si è rivolto a loro per riportare nel territorio del comune l’ordine e la tranquillità che erano stati sconvolti dalla fuga dei purosangue. Spiega infatti Giorgio Forgione, genovese, bravo medico, ma pronto, quando occorre, a montare in sella e cavalcare nel vento: «Siamo stati chiamati dal primo cittadino in quanto facciamo parte di un gruppo preparato e affiatato che è in grado di operare professionalmente nel rapporto con questi bellissimi e intelligenti quadrupedi».
Che ci voglia professionalità e competenza è dimostrato da quello che è successo proprio a Borzonasca, e più precisamente nella zona del lago di Giacopiane: una settantina di cavalli hanno saltato le staccionate e se ne sono andati in giro, allo stato brado. Immediata la reazione della gente, che ha visto minacciata l’incolumità personale - nel caso di cavalli imbizzarriti - e lo stato delle coltivazioni. Gli effetti: danni per decine di migliaia di euro, pericoli incombenti anche per il traffico sulle strade comunali e provinciali, invase improvvisamente da puledri in gruppo. Oltre tutto gli animali erano privi di marchi o segni di riconoscimento, e i proprietari, presunti o accertati, negavano ogni responsabilità e non intervenivano. Finché il sindaco ha deciso di ricorrere all’ordinanza di cattura. Ma è stato necessario ricorrere a esperti, una ditta privata. «Ci siamo riusciti - sottolinea adesso Forgione -. Abbiamo ricondotto quasi tutti gli esemplari nei recinti. È stata una gran fatica, ma l’abbiamo fatta volentieri».

I cavalli rimarranno sotto custodia per qualche tempo, in attesa che si facciano vivi i proprietari. I quali, per riaverli, dovranno pagare 250 euro a esemplare, oltre a 3 euro al giorno per il mantenimento fino al momento del recupero. E la prossima volta, forse, chiuderanno meglio il cancello.

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