Crisi, 70 milioni per le piccole imprese

La Regione Lombardia e le sue dodici province si alleano contro la crisi. Al Pirellone è stato firmato un accordo che permetterà il monitoraggio in presa diretta delle situazioni aziendali più difficili e il sostegno dei lavoratori.
Il protocollo d’intesa attua l’accordo dell’aprile scorso tra il ministero del Lavoro e la Lombardia sulla base del quale è stata assegnata alla Regione una prima tranche - 70 milioni di euro - del miliardo e mezzo messo a disposizione per gli ammortizzatori sociali in deroga nel biennio 2009-2010.
«È un accordo - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - su un tema fondamentale che è quello della gestione della crisi economica». Il governatore lombardo ha infatti spiegato che «Regione e province collaboreranno per tenere monitorate, istante per istante, le situazioni di difficoltà. L’accordo serve anche per fare unità forte per garantire l’arrivo dei fondi nelle tasche dei lavoratori che sono in difficoltà».
Il protocollo attribuisce alle province stesse il compito di esaminare gli stati di crisi occupazionali presenti sul proprio territorio e istruire poi le pratiche necessarie per la concessione dei benefici economici. «È un passo avanti importante - ha concluso Formigoni - sulla strada del federalismo». Scatta quindi la formula della devolution anti recessione, per aiutare i più piccoli a combattere la crisi. In sostanza, ogni ente darà il proprio contributo «per il benessere della propria gente e del proprio tessuto produttivo».

Solo a Milano, nei primi tre mesi del 2009, sono 450 le piccole imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria in deroga per un totale di 1.339 dipendenti. Verso il provvedimento anti crisi arrivano le critiche del Pd che accusa la Regione «di vendere fumo».

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