Crisi, Calderoli: meno soldi ai giocatori Ma Buffon frena: "Basta con le sparate"

Il ministro per la Semplificazione legislativa sulla crisi va all'attacco del mondo del pallone: "Le società di calcio ridimensionino gli ingaggi dei calciatori ". Botta e risposta con il portiere della Nazionale: "Basta con le sparate, non si cavalchino i Mondiali". La replica del ministro: "Sono problemi di Buffon, la mia non è demagogia". Ma La Russa frena: "Calderoli mi piace piu' come ministro, pensi alla Padania"

Crisi, Calderoli: meno soldi ai giocatori 
Ma Buffon frena: "Basta con le sparate"

Roma - "Le società di calcio ridimensionino gli ingaggi dei calciatori tenuto conto che i Cip 6 hanno drogato il mercato. Mentre sugli stipendi dei calciatori non possiamo intervenire, sui Cip 6 sì ". Così Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord si rivolge alle società di calcio affinchè "tengano conto della crisi". Il Cip 6 è una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi che stabilisce gli incentivi per l'energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e "assimilate". Tra gli impianti che percepiscono gli incentivi sono previste perciò anche le raffinerie.

Tagli Rai in Cdm "L'emendamento per tagliare gli stipendi in Rai lo porterò in Consiglio dei ministri e ne discuteremo. Preferisco le parole ai fatti". Così Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, a proposito dei tagli in Rai. 

La Russa: "Calderoli si occupi di Padania" "Calderoli mi piace molto di più come ministro che come commentatore sportivo, anche perchè la sue conoscenza calcistica si limita alla vittoria della Padania su non so quale squadretta". Ignazio La Russa, al telefono con l'Ansa, commenta così le parole del ministro leghista sugli stipendi dei calciatori della nazionale e dei club. Insomma, ha aggiunto il ministro della Difesa, acceso tifoso interista, "è meglio che Calderoli si occupi della Padania". 

La replica di Gigi Buffon "Se Calderoli mi dice dove dovrebbero andare i nostri possibili non introiti, magari ci potrei fare un pensierino. Non capisco come mai i politici cavalchino sempre l'onda dei Mondiali per fare certe sparate, per poi fare retromarcia se le cose vanno bene": è la replica di Gigi Buffon al ministro per la semplificazione legislativa Roberto Calderoli, che ha proposto la riduzione dei premi azzurri per l'eventuale vittoria Mondiale, in tempi di crisi.  

Calderoli controreplica: "Problemi di Buffon" "Sono problemi di Buffon, francamente, ma ho visto seccati anche i magistrati. Alla fine tutti dovrebbero avere un ruolo e dare un contributo a questa manovra. Se viene spontaneamente dai calciatori, ben venga! Diversamente faremo quello che potremo". Lo ha detto questa sera il ministro per la Semplificazione legislativa, Roberto Calderoli, in un breve intervento in diretta nel corso di un programma sportivo su Telelombardia. La frase è stata pronunciata dal ministro, rispondendo a una domanda dei giornalisti a proposito del commento di Buffon alla sua proposta al mondo del calcio: «partecipare ai sacrifici degli italiani di fronte alla crisi" ridimensionando gli ingaggi dei giocatori. Nel suo breve intervento, il ministro ha ribadito che "la mia non è demagogia" e in un altro passaggio si è augurato che "le società riconsiderino i vari ingaggi alla luce della crisi, perchè sarebbe immorale vedere le cicale del calcio e il resto del Paese che fa la formichina".

Brunetta: "Aumento età pensionabile in Cdm" "Prenderemo una decisione e la prederemo velocemente, probabilmente al prossimo consiglio dei ministri". Così il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, sulla parificazione a 65 anni dell'età pensionabile per uomini e donne della pubblica amministrazione, chiesta all'Italia dalla Ue il prima possibile. Il governo ha già previsto tale equiparazione nel 2018, "tra le critiche dell'opposizione e degli pseudointellettuali salottieri della sinistra - ha detto Brunetta ai microfoni di radio Rtl - un anno ogni due, ma l'Europa dice che questo lasso di tempo è troppo lungo. Si tratterà di trovare una giusta mediazione, penso che si troverà una soluzione equilibrata. Non il 2018, non il 2012, probabilmente - ha concluso - un'interessante via di mezzo".

"Manovra spero arrivi a 25 miliardi" L'auspicio del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta riguardo alla manovra economica non è solo quello di mantenere i saldi fissi, "cosa che è stata ripetuta fino alla nausea", ma anzi di migliorare l'entità della manovra stessa, magari portandola a 25 miliardi di euro, anzichè 24,9, "come segnale di serietà". Lo ha detto Brunetta ai microfoni di radio Rtl. "Auspico di rafforzare i saldi, di migliorarli, perchè la bufera non è affatto terminata" ha detto il ministro nel consueto 'Brunetta della domenicà. "Fatti salvi i saldi, lo ha detto il presidente Berlusconi ma su questo il Governo è assolutamente coeso, nessuno può negare - ha proseguito il ministro - che la manovra possa migliorare nel passaggio alle Camere. Anzi io credo che si possa rafforzarla, i mercati ci guardano. Se nel passaggio entra una manovra da 24,9 e ne dovesse uscire una della metà, non solo faremmo una pessima figura come governo e come paese, ma i mercati direbbero che non è una cosa seria e giù con la speculazione. Anzi, mi piacerebbe che da 24,9 si arrivasse a 25 miliardi di euro, come segnale di serietà e di credibilità".  

Il Pdl frena sul condono edilizio "Ciascun parlamentare ha il diritto, di presentare proposte di modifica" alla manovra economica anche se ciò non significa che saranno approvate; e ciò "vale anche per ipotesi di condoni che la sinistra in questa ore sta cavalcando pretestuosamente e che evidentemente non ci saranno". È quanto si legge in una nota del gruppo Pdl al Senato. "Come ha già detto più volte il presidente della commissione Bilancio al Senato, Azzolini - si legge nel comunicato - è prematuro parlare di emendamenti alla manovra economica. Siamo evidentemente in una fase interlocutoria. Stiamo valutando varie ipotesi che il vertice del gruppo Pdl potrà fare proprie e decidere di sostenere con convinzione.

Ciò non toglie che ciascun parlamentare abbia il diritto, previsto dal regolamento, di presentare proposte di modifica, che non necessariamente saranno approvate. Questo vale anche per ipotesi di condoni che la sinistra in questa ore sta cavalcando pretestuosamente e che evidentemente non ci saranno". 

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