Crisi del gas Kiev firma Mosca riapre i rubinetti

Mosca dovrebbe riaprire oggi i rubinetti del gas. Il numero due di Gazprom Alexander Medvedev ha annunciato che i flussi verso l’Europa saranno ripristinati in mattinata. L’impegno è arrivato dopo la firma di un nuovo accordo, sottoscritto da tutte le parti in causa: Russia, Ucraina, e dal Commissario europeo per l’Energia Andris Piebgals. A sbloccare la situzione lo stralcio dal testo della clausola aggiuntiva - che ieri aveva fatto arenare le trattative - in cui si dichiarava che l’Ucraina non avrebbe avuto alcun debito nei confronti di Gazprom. Già ieri, prima della firma dell’accordo, il premier russo Vladimir Putin aveva assicurato che Gazprom era pronta a ripristinare le sue forniture di gas verso l’Europa, il «più presto possibile», non appena l’Ucraina avesse garantito le condizioni per il transito. Il blocco dei rifornimenti di gas all’Europa, ha fatto sapere il premier, finora è costato a Gazprom 800 milioni di dollari.

Intanto da Kiev il presidente Yushchenko aveva fatto sapere che, secondo lui, una svolta importante per sbloccare la crisi, in particolare per quanto riguarda il pagamento dei debiti di Kiev a Gazprom, potrà venire dai colloqui diretti tra il premier Putin e e quello ucraino Tymoshenko.

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