Crisi, il governo presenta il piano Social card, bonus figli e imprese

Illustrato alle parti sociali il piano anti-crisi che il governo presenterà venerdì (le misure previste). Berlusconi: aperti a tutti i contributi. La Cisl: subito un segnale forte. La Cgil: esposizione insufficiente. Confcommercio: sì al piano ma detassare le tredicesime. Confindustria: bene, ma ora le cifre. Usa, il piano Obama per salvare Citigroup. Le Borse Ue: recuperano 400 miliardi

Crisi, il governo presenta il piano 
Social card, bonus figli e imprese

Roma - Il governo ha illustrato alle partisociali il piano anti-crisi che verrà presentato venerdì, a sostegno di famiglie e imprese.

Bonus pensionati e figli, oltre alla social card: è quanto comprende il pacchetto per le famiglie indicato dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso dell'incontro. Arrivano 120 euro già a dicembre in carico alla social card: ha detto il ministro che ha mostrato ai presenti la social card, che appare come una tessera bancomat. Sono in arrivo per l'inizio dell'anno interventi di blocco delle tariffe autostradali e ferroviarie oltre che delle bollette di luce e gas.

Imprese Il pacchetto per le imprese prevede una proroga della detassazione degli straordinari, detrazioni Irap, sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione e interventi sulle banche per evitare restrizione del credito delle banche alle imprese. Tra le misure del pacchetto anti-crisi c'é anche il rafforzamento degli ammortizzatori sociali. Questo é un provvedimento a cavallo tra famiglie e imprese, secondo quanto ha detto Tremonti parlando a Palazzo Chigi alle parti sociali. Per le imprese Tremonti ha confermato: la detassazione degli straordinari, la detrazione di quota dell'Irap dall'Ires e l'Iva di cassa.
I fondi per gli ammortizzatori sociali, che sono già stati incrementati dal parlamento, verranno ulteriormente integrati. Inoltre si sta valutando se si possono utilizzare le risorse del Fondo Sociale Europeo.

Osservatorio sul credito C'é l'obiettivo di finanziare le imprese innescando un meccanismo di trasparenza. Si prevede - avrebbe affermato Tremonti - l'istituzione di un osservatorio economico presso le prefetture, per un monitoraggio, sul modello francese. Questo, in modo che i flussi di credito non diminuiscano e i tassi non aumentino.

Mutui Il ministro ha detto che il governo sta lavorando lavorando sui mutui per arrivare ad una rata fissa attraverso un intervento legislativo.

Infrastrutture E' prevista la riprogrammazione dei fondi Cipe e una procedura straordinaria di velocizzazione sulle infrastrutture.

Per ora niente cifre "Non abbiamo ancora chiaro qual è il margine per l'Italia. Non oggi, non per reticenza possiamo indicare cifre", ha detto il ministro dell'Economia che ha anche definito demenziale l'ipotesi di allentamento dei vincoli del patto. Per l'Italia - ha aggiunto - il problema è il debito.

Berlusconi: aperti alla collaborazione Molto dipende dalla "collaborazione" di tutti. Siamo pronti a accettare "i consigli di tutti": ha detto il premier Silvio Berlusconi aprendo l'incontro con le parti sociali. Abbiamo messo a disposizione 10 miliardi per le banche, ma per ora nessuno li ha utilizzati, ha aggiunto, ricordando il fondo stanziato dal governo per l'eventuale ricapitalizzazione degli istituti di credito in difficoltà a causa della crisi finanziaria. Nei prossimi giorni, in pochissimo tempo, vi comunicheremo le cifre effettive che metteremo a disposizione:ha dettoBerlusconi chiudendo l'incontro.

Bonanni: "Subito un segnale positivo" Lo ha detto il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, durante l'incontro. "La gente è impaurita - ha aggiunto - E occorre dare soprattutto sostegno ai precari". Secondo Bonanni, "la classe dirigente deve dimostrare senso di responsabilità e di unità. Mai come in questa fase occorre coesione nazionale". Per il numero uno della Cisl però ora è necessario "conoscere le cifre dell'intervento". Il sindacalista ha anche giudicato "positivamente il blocco delle tariffe" ma ha proposto:"Si potrebbe portare l'Iva sul gas al 10%, come sulla luce". Sul bonus pensionati occorre "fissare una soglia privilegiando chi ha pagato i contributi". Bonanni ha anche chiesto di "alzare la detassazione dei salari a 35.000 euro, nel caso anche sospendendo la misura sugli straordinari per puntare le risorse solo per favorire maggiore produttività".

Epifani: esposizione generica e insufficiente Il segretario generale della Cgil, dà un primo giudizio negativo. "Quante sono le risorse", chiede. "Come sono divise tra lavoro e imprese?", aggiunge. Secondo il numero uno della Cgil, "e' necessario fare di più"'. La "prima emergenza - ha detto -sono i precari, tantissimi stanno andando a casa". Inoltre, ha aggiunto, a suo parere, bisogna "sospendere la detassazione degli straordinari, in questa fase non serve". Invece, "per il fiscal drag i lavoratori pagano mediamente 350 euro in piu' l'anno, bisogna restituirli con la tredicesima".

Sangalli: detassare le tredicesime La Confcommercio esprime un apprezzamento per le misure che il governo si accinge a prendere, ma insiste sulla necessità di detassare le tredicesime e di rivedere gli studi di settore per tener conto della crisi: "Diamo un giudizio di sufficienza, si può fare di più". "Noi esprimiamo un apprezzamento per le misure che il governo sta prendendo, con il bonus per pensionati e famiglie, per il rilancio delle infrastrutture, la deducibilità dell'Irap e l'impegno ai pagamenti della Pubblica amministrazione", ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. "Ma se il problema è il rilancio dei consumi, ridare vivacità agli acquisti e ricreare fiducia, ci permettiamo di insistere sulla detassazione delle tredicesime, sia pure per fasce di reddito. Inoltre va verificato l'impatto della crisi sulle categorie produttive per rivedere gli studi di settore, secondo criteri di equità, selettività e territorialità".

Marcegaglia: incontro positivo, ora le cifre "E' stato un incontro positivo pero' mancano le cifre e mancano due-tre voci che riteniamo importanti e che ci aspettiamo vengano inserite" è il commento del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. L'aumento del tetto della detassazione degli straordinari per i dipendenti che guadagnano fino a 35.000 euro e la decontribuzione dei premi salariali è una delle richieste avanzata da Confindustria.

Oltre al premier Silvio Berlusconi, a Palazzo Chigi c'erano i ministri dell'Economia Tremonti, del Welfare Sacconi, dello Sviluppo economico Scajola, della Pubblica amministrazione Brunetta, dell'Interno Maroni, della Semplificazione normativa Calderoli, degli Affari Regionali Fitto, dell'Ambiente Prestigiacomo, delle Infrastrutture Matteoli, sottosegretari alla presidenza del Consiglio Letta e Bonaiuti. Per le parti sociali, tra gli altri, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente della Confcommercio Sangalli, mentre per i sindacati il segretario della Cgil Epifani, della Cisl Bonanni, della Uil Angeletti, della Ugl Renata Polverini. 

Bankitalia e il credito In giornata il tema della crisi è stato affrontato in diverse occasioni. "L’attuale fase di mercato accentua il ruolo e l’importanza delle banche di credito cooperativo" avverte il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nel messaggio inviato all’assemblea annuale di Federcasse. E il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, assicura: "Nei prossimi giorni il governo adotterà nei limiti del possibile provvedimenti per finanziare le imprese attraverso le banche, per diminuire gli oneri fiscali e sostenere le famiglie sotto un certo reddito in situazioni di bisogno, come pensionati e famiglie con tanti figli".

Italia, paese solido "Il sistema del nostro Paese è più solido di quanto noi stessi siamo portati a credere", ha messo in rilievo dal ministro dell’Economia Gilio Tremonti spiegando che il Belpaese può contare su "certi indicatori che non sono negativi, ma riguardano le attività manifatturiere, in cui siamo secondi in Europa subito dopo la Germania ma prima di tutti gli altri". Sulla bassa percentuale di debito consolidato vantata dall’Italia ha concordato anche il presidente dell’Abi Faissola secondo cui in questo ambito "siamo il Paese più virtuoso. Noi dell’industria bancaria dobbiamo rivendicare qualche merito perchè non abbiamo venduto aspettative attraverso spesa finanziata a debito ma meditato su una sana gestione delle nostre imprese". Tremonti ha quindi ribadito come il governo non intende più sostenere la domanda di beni superflui e a debito ma piuttosto "la domanda di beni pubblici e di interesse collettivo".

L'unione per affrontare la crisi "E' arrivato il momento di essere il più uniti possibile, perché insieme si fa più che da soli". Alla fine dell'intervento Tremonti ha lanciato un vero e proprio appello perché è "arrivato il momento di far fruttare tutti insieme i nostri talenti: la maggiore unità possibile è un valore che va perseguito con impegno". In inglese si direbbe stand up together. Tremonti ha affermato di rivolgere il proprio appello "a tutti gli uomini e alle donne liberi e forti che in questo momento sentono di dover cooperare per il bene del nostro Paese, senza pregiudizi né preconcetti".

Finanziaria bloccata La manovra "non può essere cambiata" altrimenti "cadrebbe la credibilità della Repubblica Italiana". Lo spiega Tremonti ricordando come il governo "in carica da soli sei mesi" abbia posto come primo tema "quello di mettere in ordine i conti pubblici", mettendo "in sicurezza" la Finanziaria per i prossimi tre anni. Tremonti ha ricordato come la previsione dell’arrivo di una vasta crisi era già contenuta nel programma elettorale e ribadito come "di fronte una crisi globale occorra una soluzione non locale ma mondiale". "Quello che può fare il governo - ha detto - è tenere in ordine i conti e la struttura economica e sociale".

Il monito di Bankitalia "Il contributo delle banche di credito cooperativo - ha sottolineato il governatore - appare tanto più importante nell’attuale fase di mercato, in cui è essenziale continuare ad assicurare a famiglie e imprese un’assistenza finanziaria quantitativamente e qualitativamente adeguata. Le potenzialità del credito cooperativo - ha evidenziato - risiedono nell’attitudine a sostenere l’economia del territorio, non solo offrendo risorse finanziarie, ma anche favorendo l’instaurazione di quella fitta rete di conoscenze e relazioni che consente anche alle imprese minori di beneficiare di un sostegno continuativo e calibrato sulle proprie esigenze". "Il ruolo delle componenti associative - ha messo ancora in rilievo Draghi - è valorizzato soprattutto nell’opera di rafforzamento della rete di sicurezza del Credito Cooperativo, anche attraverso forme innovative di protezione reciproca e di tutela della clientela.

In tale ambito si inscrive il progetto volto a porre in essere un sistema di garanzia istituzionale della liquidità e della solvibilità delle Bcc. Esso è oggetto di confronto con la Vigilanza, specie sotto il profilo dei meccanismi di incentivo a una prudente assunzione del rischio da parte degli intermediari aderenti".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica