Crisi Ortomercato, la Lega vuole azzerare tutto Il Pd: «A rischio anche la sicurezza alimentare»

Sulla crisi della Sogemi e la situazione dell’Ortomercato si mobilita la politica, e si confrontano gli schieramenti. Dalla parte dalla maggioranza di governo, la Lega continua a chiedere una svolta decisa, con la riorganizzazione della società. Lo ha spiegato anche ieri il capodelegazione della Lega Nord in Giunta regionale lombarda, Davide Boni: «Sono anni - ha detto Boni - che la Lega Nord va ribadendo come la questione Ortomercato debba essere risolta una volta per tutte sia da un punto di vista societario, sia da quello organizzativo. Questo per garantire che una struttura, importante per la città di Milano, possa continuare a svolgere il proprio servizio, accelerando l’opera di riqualificazione e di sistemazione dei capannoni e del lavoro stesso». «Una riorganizzazione degli assetti societari consentirebbe di tenere sotto controllo le spese, evitando sprechi, - ha concluso Boni - garantendo delle condizioni lavorative adeguate. Troppo spesso, infatti, i lavoratori onesti si sono trovati in situazioni davvero critiche, anche a causa di strutture divenute nel tempo fatiscenti e inutilizzabili».
Anche il Pd si è mosso ieri. Ha promosso degli incontri con i rappresentanti delle rappresentanze sindacali unitarie e con i grossisti, e per tutta la mattinata ha fatto volantinaggio, con due bandiere del Pd davanti alla porta 4, per chiedere «efficienza, sicurezza e legalità» per l’Ortomercato. C’erano il capogruppo Pierfrancesco Majorino e il consigliere David Gentili. «Il sistema Ortomercato va completamente riprogettato e deve essere mandato a casa - ha detto Majorino - chi lo ha gestito finora. Oggi rischia la chiusura per una situazione di bilancio drammatica. Chiediamo che sia immediatamente istituita una commissione di controllo e si intervenga: c’è un problema urgente di sicurezza alimentare, la presenza di amianto, una vergogna che continua a essere tollerata a danno della salute dei milanesi ed è sotto gli occhi di tutti che questi spazi sovradimensionati debbano essere usati meglio».

Il Pd chiede anche un nucleo di polizia municipale «non più su base volontaria» che sia presente con un numero maggiore di uomini con competenze «per intervenire nella lotta al lavoro nero» e controlli rigidi sulle società presenti e sui contratti di lavoro. «I controlli sono ancora troppo poco rigidi e nelle maglie poco strette aziende direttamente o indirettamente collegate a famiglie criminali continuano a fare dell’Ortomercato la loro base logistica».

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