Corruzione e turbativa d'asta, perquisizioni della Gdf nelle sedi Anas

Fiamme Gialle nelle sedi di Roma, Milano, Firenze, Verona e Torino: indagate nove persone e tre società. Pm: "Ampi compensi per avere fedeltà funzionari"

Corruzione e turbativa d'asta, perquisizioni della Gdf nelle sedi Anas
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La Guardia di Finanza di Milano sta eseguendo perquisizioni nelle sedi Anas di Roma, Milano, Firenze, Verona e Torino. Il blitz delle Fiamme Gialle è legato all'inchiesta per corruzione e turbativa d'asta dei pubblici ministeri di Milano Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri. Indagate tre società e nove persone: quattro sono funzionari Anas, gli altri manager e imprenditori.

Come riportato da Repubblica, gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza di Milano indagano su una serie di appalti della società del Gruppo FS, che gestisce la rete infrastrutturale stradale d'Italia, dal valore di 400 milioni di euro e per i quali sarebbero state pagate tangenti tra i 300 e i 400 mila euro. Le attività di pequisizione e acquisizione riguarderebbero anche la sede del Consorzio Stabile Sis di Torino.

Tra i presunti episodi di corruzione ipotizzati dai pm, quello centrale riguarderebbe Stefano Liani, ex responsabile coordinamento nuove opere della direzione generale Anas, ed Eutimio Mucilli, attuale responsabile della direzione investimenti e realizzazione della società del gruppo Fs. Come riportato dall'Agi, i due sono accusati di aver percepito dal Consorzio Stabile Sis - vincitore dell'appalto milionario per la progettazione ed esecuzione della variante Tremezzina per la Strada statale Regina, nel Comasco - rispettivamente quasi 486mila euro e 360mila euro "non disponendo, nè l'uno, nè l'altro, di alcuna struttura d'impresa ovvero personale ausiliario in grado di compiere attività in favore del Consorzio, così ampiamente remunerate". Come evidenziato nel decreto di perquisizione del pm "ciò rende del tutto plausibile l'ipotesi che le somme percepite dai due pubblici ufficiali fossero funzionali a garantire al Consorzio Sis la fedeltà e la benevolenza dei due alti dirigenti pubblici".

Tra gli indagati nell'inchiesta sugli appalti Anas c'è anche Giovanni Proietti, uno gli imputati per il crollo del ponte Morandi di Genova. Nel decreto di sequestro viene evidenziato che le indagini avrebbero dimostrato che l'uomo, collega di vecchia data di Marco Liani,"sia stato nominato da Alberto Brentegani, apicale della stazione appaltante come consigliere di amministrazione dell'Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova s.p.a., quale Direttore dei Lavori di un rilevante appalto aggiudicato proprio dalla questa società al Consorzio Stabile 3 Emme riconducibile alla famiglia Liani". Proietti secondo la Procura avrebbe poi "in qualche maniera ancora da approfondire dirottato sul figlio Nicholas, con conseguente beneficio, a vantaggio del giovane, di un appartamento e di un'automobile pagati dalla società Nuove Iniziativa spa, anch'essa appartenente al gruppo Liani".

"Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il lavoro", il primo commento di Matteo Salvini.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è intervenuto a margine di una delle tappe del tour "2023-2032 L'Italia dei Sì" e si è soffermato sull'inchiesta di Milano che coinvolge l'Anas: "A quanto so, parlando con l'amministratore delegato, sono episodi che iniziano a risalire al 2020. Facevo altro nella vita, ma a prescindere da quello, se c'è qualcuno che ha fatto qualcosa di sbagliato, deve pagare le conseguenze".

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