“Bellissimo, dovremmo rifarlo”. L'ultimo insulto di Lucarelli e amici alla studentessa

La frase messa a verbale dalla giovane davanti agli inquirenti. Alcuni video sarebbero cruciali per la ricostruzione del presunto stupro. Il padre Cristianolo lo difende: "Ci sono degli elementi di innocenza"

“Bellissimo, dovremmo rifarlo”. L'ultimo insulto di Lucarelli e amici alla studentessa

Continuano a emergere dettagli sulla violenza di gruppo denunciata da una studentessa americana di 20 anni a Milano, per la quale sono finiti agli arresti domiciliari i calciatori del Livorno Mattia Lucarelli e Federico Apolloni. Molti elementi sulla vicenda, avvenuta lo scorso aprile, sono stati estrapolati dai video registrati in quelle ore, che ora sono al vaglio degli inquirenti. Ma tra i ricordi della ragazza ce ne sono alcuni che potrebbero fornire elementi utili ai magistrati.

La giovane ha messo a verbale che Lucarelli e Apolloni avrebbero pronunciato questa frase, dopo la presunta violenza: "È stato bellissimo, dovremmo rifarlo". Parole, riportate da la Stampa, che risuonano come un insulto a fronte di quanto accaduto, pronunciata quando i suoi aguzzini l'hanno riportata a casa, dove lei sarebbe voluta tornare fin da subito. Quella notte, la studentessa trascorse qualche ora in una delle discoteche più alla moda di Milano. A fine serata non si reggeva in piedi, come testimoniato da alcuni presenti. "Alle 4. 20 l'ho notata sdraiata sulla carreggiata che rideva circondata da alcune persone che l'hanno aiutata a rialzarsi", ha raccontato il responsabile della sicurezza. La giovane stava aspettando un taxi o un passaggio a casa, ma ha incontrato Lucarelli e i suoi amici. Nella mente della studentessa, è quanto trapela a proposito dell'inchiesta, ci sono solo dei flash di quella giornata, "forse a causa di qualcosa che mi hanno fatto bere, ma ovviamente non ricordo". Tutto quello che è stato messo a verbale dagli investigatori, comprese le frasi più volgari "trattandola come un oggetto", scrive il gip, sono nei video sequestrati, girati in auto e in casa, durante gli abusi.

"Non volevo assolutamente avere rapporti sessuali quella sera con nessuno di loro, tanto meno avere un rapporto sessuale di gruppo. Gli ho detto che ho un ragazzo, ho detto di no, che questo non poteva succedere", ha detto la vittima, nero su bianco, durante l'incidente probatorio. Ma a quei ragazzi non è interessato della sua volontà. Domani, martedì, è previsto l'interrogatorio di garanzia per Mattia Lucarelli e Federico Apolloni. Ai magistrati dovranno spiegare la loro versione di una vicenda che nel provvedimento firmato dal gip Sara Cipolla contiene una ampia ricostruzione di quella notte. Quei video contengono frasi e comportamenti che complicherebbero la posizione dei due calciatori, in particolare di Apolloni.

"Quei video li abbiamo consegnati noi spontaneamente alla polizia, non è che la polizia li ha trovati perchè ha perquisito", ha detto in un video social Cristiano Lucarelli, padre del calciatore arrestato.

L'ex sportivo ha sottolineato che quei video sono stati consegnati volontariamente perché "ci sono degli elementi di innocenza, non di colpevolezza, e oltretutto non c'è nessuna scena di sesso come invece vogliono farvi credere, e vi raccontano".

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