
Partecipa a una cena fra amici, e poi trascorre il resto della serata con loro, condividendo momenti di intimità: il tutto, però, finisce in una chat di WhatsApp senza il suo consenso, e per questa ragione una donna ha deciso di denunciare l'accaduto. La procura di Genova ha pertanto provveduto ad aprire un fascicolo per indagare sul caso.
Ovviamente, trattandosi di una vicenda molto delicata, le autorità stanno mantenendo il massimo riserbo. Sappiamo però che l'episodio si è verificato a inizio giugno, durante una cena privata fra amici. Il gruppo avrebbe cenato in un locale di Bogliasco. A partecipare all'evento sono stati la donna che ha sporto denuncia per revenge porn, un notaio, un medico, il proprietario del ristorante e la compagna/collega di quest'ultimo. La serata è poi proseguita, e gli amici avrebbero condiviso momenti di intimità, facendo sesso di gruppo.
Il problema è sorto quando alcune foto realizzate con lo smartphone del notaio sono finite su una chat di WhatsApp per essere condivise con alcuni colleghi e altri contatti. Il tutto senza che ci fosse prima stata l'autorizzazione di tutte le persone presenti negli scatti. Fra questi la donna che, dopo aver scoperto l'accaduto, ha deciso di sporgere denuncia.
La procura di Genova ha provveduto ad avviare un'indagine per revenge porn, ossia per violazione dell'articolo 612-ter del Codice penale.
Il pubblico ministero ha affidato le indagini alla polizia di Stato, che in questi giorni sta ascoltando i vari protagonisti della vicenda, e valutando se nel corso della serata non siano stati consumati anche degli stupefacenti.La donna è assistita dal legale Salvatore Calandra, che al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Gli accertamenti degli inquirenti sono ancora in corso.