
E se Chiara Poggi fosse stata uccisa da un sicario? Un’ipotesi suggestiva dettata tuttavia da un fatto: l’omicidio di Garlasco è senza movente, o almeno non è mai stato trovato. L’ipotesi arriva dall’avvocato Massimo Lovati, che insieme alla collega Angela Taccia difende Andrea Sempio, attualmente unico indagato nelle nuove indagini relative al delitto del 13 agosto 2007.
Lovati ne ha parlato a Quarto Grado, invitato dal conduttore Gianluigi Nuzzi ad approfondire sulla presenza di un killer nella villetta di Garlasco: “Più che un killer - perché tutti gli assassini sono killer - un sicario è una figura singolare. Il sicario è chi viene assoldato da qualcun altro per eliminare un personaggio scomodo”, ha risposto il legale. L'ipotesi di Lovati si baserebbe inoltre sulla possibilità che Poggi possa essere stata uccisa, come riporta Tgcom24, per aver scoperto un giro di presunti scandali sessuali intorno al Santuario della Madonna della Bozzola.
Lovati afferma di non sapere la ragione di questa ipotesi. “Questo non lo so. O meglio: non lo posso suffragare con prove o indizi sufficienti per poterlo dire”, ha chiosato l’avvocato, per poi aggiungere: “Prima idea: un omicidio senza movente. Perché, girandoci attorno, non troviamo un movente sufficiente né per Stasi, né tantomeno per Sempio, né per nessun altro, sufficiente per commettere un omicidio di questo genere”. Quindi la sua conclusione: “Quando un omicidio è senza movente la letteratura terminologica ricorre alla figura del sicario”.
Non si tratta di un’ipotesi senza nessuna base in effetti: d’altra parte nei giorni scorsi è stato reso noto come nella parte interna della porta di ingresso della villetta di Garlasco sia stata rinvenuta un’impronta non attribuibile a nessuna delle persone all’interno della cerchia famigliare e amicale dei Poggi: non appartiene a nessun parente, non appartiene agli amici di Marco Poggi (tra cui Sempio), non appartiene neppure ad Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi condannato per il delitto nel 2015. Purtroppo questa impronta misteriosa è solo comparabile e quindi non si sa al momento che ipotesi e potenzialità investigative offra.
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Andrea Sempio è stato iscritto nel registro degli indagati a marzo 2025, a seguito del ritrovamento del suo Dna sui margini delle unghie di Chiara Poggi: questo ritrovamento era avvenuto a seguito di ricerche difensive da parte del team di Stasi, dopo la condanna di questi. Ma se nel 2016 questo materiale genetico era stato ritenuto “non utile” da parte degli inquirenti, nel 2025 si sta cercando di capire di più sulla base anche del progresso tecnico-scientifico.
Sempio è indagato per omicidio in concorso con ignoti o lo stesso Stasi: l’uomo, oggi 37enne, si professa estraneo ai fatti e si dice spesso preoccupato per i risvolti mediatici della vicenda, che in effetti stanno travolgendo lui e i suoi cari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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