Dna nucleare e mitocondriale: cosa sono e perché sono importanti nelle indagini forensi

Entrambi vengono estratti da campioni biologici ma la loro presenza è molto diversa e anche gli obiettivi che si perseguono dall'analisi sono diversi

Dna nucleare e mitocondriale: cosa sono e perché sono importanti nelle indagini forensi
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L'incidente probatorio per l'omicidio di Chiara Poggi è in corso e in questi giorni si stanno analizzando i reperti per provare a estrarre il Dna, laddove possibile. Verrà analizzato il Fruttolo, una confezione di the con relativa cannuccia e tutto quanto è stato repertato nella spazzatura, oltre alle fascette para-adesive e ai fogli di acetato. Tra questi reperti, nel corso dell'ultima giornata svolta di incidente probatorio, è stato scoperto anche un capello finora sconosciuto. Diventa il 37esimo in qualche modo riconducibile alla scena del crimine e da qui potrebbero essere estratti due tipi di Dna, molto diversi tra loro, quello nucleare e quello mitocondriale.

Dna nucleare

Nell'ambito di un'indagine scientifica per delitto, in questa specificità un omicidio, viene considerato quasi il "Sacro Graal" che ogni investigatore vorrebbe poter aver avere a disposizione per risolvere il caso. Per le indagine forensi è fondamentale, soprattutto se non viene attribuito alla vittima perché è unico e univoco. Viene ereditato al 50% da parte di padre e al 50% da parte di madre e contiene i geni che codificano per la maggior parte delle proteine e delle molecole necessarie per lo sviluppo, la crescita e il funzionamento dell'intero organismo.

È una prova di collegamento di un soggetto su una scena del delitto, se viene repertato laddove solo il reo avrebbe potuto lasciare segni. I laboratori forensi analizzano specifiche regioni del DNA nucleare chiamate STR (Short Tandem Repeats), che variano enormemente tra le persone, e il confronto tra il campione prelevato sulla scena di un delitto e quello dei sospettati, o con un database di profili, permette di identificare con una percentuale di certezza vicina al 100%, se viene trovato un match. Trovandosi all'interno delle cellule eucariote, può essere estratto dai capelli, ma solo se hanno il bulbo, oppure da sangue, saliva, sperma, pelle, ossa e denti. Ne basta un campione piccolissimo, anche invisibile a occhio umano, per effettuare un'estrazione con successo.

Dna mitocondriale

Per quanto solo quello nucleare consenta l'identificazione unica, quello mitocondriale ha comunque una sua intrinseca importanza, in quanto in situazioni specifiche può risultare fondamentale. In primis, a differenza di quello nucleare, è presente in centinaia di copie per cellula e questo lo rende molto più resistente alla degradazione e più facile da recuperare da campioni problematici. Nel caso di campioni vecchi, inoltre, può essere l'unico rimasto. Viene ereditato quasi esclusivamente dalla madre e per questo motivo permette di stabile un legame di parentela lungo la linea materna, anche se non permette di distinguere tra individui della stessa linea materna, quindi fratelli o cugini per via materna hanno lo stesso mtDNA, a meno di rare mutazioni.

Anche se potrebbe non essere risolutivo per un caso, al contrario di quello nucleare, può comunque dare informazioni importanti a chi indaga sulle presenze nella scena di un delitto, a meno che non si tratti di tracce familiari per linea materna.

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