Cronaca giudiziaria

"Il fatto non sussiste". Assolto l'ex fidanzato di Tiziana Cantone

Sergio Di Palo, ex fidanzato della 31enne morta suicida nel 2016, era stato indagato per aver falsamente accusato cinque persone (risultate estranei ai fatti) di aver diffuso in rete i video privati della vittima

"Il fatto non sussiste". Assolto l'ex fidanzato di Tiziana Cantone

Sergio Di Palo, l'ex fidanzato di Tiziana Cantone, la 31enne morta in circostanze non ancora chiarite il 13 settembre del 2016, è stato assolto con formula piena dalle accuse di falsità privata, simulazione di reato, calunnia e accesso abusivo a sistema informatico. Di Palo e Cantone furono indagati per aver falsamente accusato cinque persone - poi risultate estranee ai fatti - di aver diffuso in rete alcuni video hot della vittima.

L'assoluzione

I reati per i quali Di Palo è stato assolto venivano contestati in concorso con Tiziana Cantone che, però, nel processo non è stata imputata in quanto era già deceduta. Le accuse nei confronti dell'uomo muovevano dalla diffusione sul web di alcuni filmati intimi della vittima. Fu la 31enne a sporgere denuncia nei confronti di cinque persone ritenendo che fossero gli artefici dell'iniziativa. Le indagini, però, fecero emergere alcune incongruenze sulla testimonianza della donna. Pertanto, gli inquirenti decisero di archiviare la posizione dei denunciati per i quali, all'inizio degli accertamenti investigativi, erano stati ipotizzati i reati di diffamazione e violazione della privacy. In conseguenza di ciò, Di Palo fu rinviato a processo con l'ipotesi di avere dichiarato il falso. Oggi il giudice del Tribunale di Napoli Dario Gallo ha assolto l'uomo dall'accusa di falsità con la formula "il fatto non sussiste"; dall'accusa di calunnia perché "il fatto non costituisce reato"; dall'accesso abusivo per "improcedibilità" (manca la denuncia) e dalla simulazione di reato perché "il fatto non sussiste".

La morte di Tiziana Cantone

La trentunenne fu trovata senza vita nella cantina di casa della zia, a Mugnano (Napoli), il 13 settembre del 2016. La Cantone si sarebbe suicidata - il condizionale è d'obbligo perché le risultanze autoptiche lasciano dei margini di dubbio sulle circostanze del decesso - con una pashimina foulard legata al collo. Un gesto estremo che, secondo gli inquirenti, la donna aveva compiuto in preda alla disperazione per alcuni video privati (a sfondo sessuale) finiti sul web a sua insaputa. Le prime indagini orbitarono attorno al mondo della rete e dei social network concentrandosi, in particolar modo, su quattro uomini con cui la giovane aveva intrattenuto relazioni virtuali ma non portarono a nulla di fatto. Nella primavera del 2021, la madre di Tiziana Catone, da sempre convinta che la figlia sia stata vittima di femminicidio, aveva chiesto e ottenuto la possibilità di riesumare il cadavere per poter procedere con gli accertamenti autoptici.

Il 28 maggio del 2021, il pubblico ministero di Napoli Giovanni Corona ha aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti.

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