L’indiscrezione sui risultati della perizia della genetista Denise Albani ha scatenato l’ennesimo terremoto sul caso Garlasco. Stando a quanto riportato, ci sarebbe “piena concordanza” tra l’aplotipo Y rilevato nel 2007 sulle unghie di Chiara Poggi e la linea maschile del profilo biologico di Andrea Sempio, unico indagato nelle nuove indagini per l’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007.
Raggiunto dalla trasmissione “Dentro la notizia”, l’avvocato Massimo Lovati, ex legale dell’indagato, ha commentato: “Secondo me la notizia è falsa perché altrimenti sarebbe una cosa inaudita. Un’anticipazione illegittima che renderebbe addirittura impugnabile o nulla la perizia stessa e condurrebbe, secondo me, alla ricusazione sia del perito che del giudice”.
Lovati lancia un interrogativo, e paragona la fuga di notizie sulla perizia - peraltro si dice anche, in altri programmi tv, che sia circolato integralmente il verbale del 26 settembre 2025 sulle premesse della dottoressa Albani in merito al Dna - a un atto terroristico. “Bisogna capire chi è che l’ha propalata perché ha compiuto un atto di terrorismo rispetto all’indagato, alla psicologia dell’indagato che si sente prima del tempo inchiodato da una cosa che non è ancora avvenuta”, ha aggiunto l’avvocato alla trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi. Lovati accenna inoltre al fatto che ci sarebbero stati altri leak in questa vicenda: “Non sarebbe la prima volta perché è già successo con l’impronta 33, con Ignoto 3. È una strategia che non mi piace. Io vorrei capire chi è che l’ha propalata, forse quelli che mi fanno le pulci per la fuga di notizia della consulenza Linarello?”.
Per capire meglio, Ignoto 3, cui si riferisce Lovati è il profilo di una persona che non era stata identificata e che avrebbe lasciato una traccia sullo stipite della porta d’ingresso di casa Poggi, mentre l’impronta 33 è quella rinvenuta in cima alle scale e comparabile per 15 minuzie (ma non c’è accordo tra i diversi consulenti) con l’impronta di Sempio. L’avvocato è da settimane sotto torchio da parte dei giornalisti perché si vuole cercare di capire come mai la difesa di Sempio nel 2017 sarebbe stata al corrente della consulenza redatta da Pasquale Linarello, ovvero la consulenza realizzata dalla difesa di Stasi per la comparazione del Dna sul margine ungueale di Chiara Poggi.
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Intanto se
l’indiscrezione sulla perizia Albani dovesse essere ufficializzata, il fatto resterà comunque molto tecnico, dato che si parla di una quantità minima di Dna. Bisognerà attendere per capire cosa accadrà alla fine delle indagini.