Cronaca giudiziaria

"Ho messo la bomba in bocca a CasaPound". Anarchici condannati in via definitiva

La Cassazione ha confermato la condanna a 8 anni per gli anarchici ritenuti colpevoli di aver piazzato nel 2017 un ordigno davanti ad un libreria di Firenze, che consideravano vicina a CasaPound

I rilievi della scientifica dopo l'attentato
I rilievi della scientifica dopo l'attentato

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"Ho messo la bomba in bocca a CasaPound". Anarchici condannati in via definitiva

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Erano stati condannati quattro anni fa in primo grado (vedendosi poi lievemente ridotte le condanne in Appello, nel 2021) in quanto ritenuti responsabili dell'attentato di matrice anarchica nel quale rimase ferito un esponente delle forze dell'ordine. E stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione, anche la Cassazione ha confermato per gli anarchici Pierloreto Fallanca e Salvatore Vespertino la condanna ad otto anni di reclusione, respingendo i ricorsi presentati dai rispettivi legali. Cala così il sipario (perlomeno per quanto concerne il piano giudiziario) sul cosiddetto "attentato di Capodanno" di Firenze, a causa del quale l'artificiere di polizia Mario Vece perse un occhio e una mano. Successe nelle primissime ore del 2017, quando qualcuno piazzò un ordigno artigianale nei pressi della libreria "Il Bargello". Un esercizio commerciale finito nel mirino del mondo anarchico fiorentino in quanto considerato troppo vicino a CasaPound, secondo quanto ricostruito.

E nel tentativo di disinnescare la bomba, Vece subì come detto la perdita di una mano e di un occhio. Le indagini successivamente condotte hanno consentito di risalire a diversi militanti anarchici del capoluogo toscano, coinvolti anche in episodi antecedenti a quello del Bargello. Ma se il dna di Vespertino era stato trovato sui frammenti del manufatto esplosivo, i giudici hanno a quanto sembra ipotizzato il coinvolgimento di Fallanca anche sulla base di alcune intercettazioni telefoniche che lasciano pochi dubbi. "L’ho messo il bombone a Casapound, in bocca a Casapound", le parole pronunciate dal diretto interessato durante alcune conversazioni intercettate. La Cassazione ha inoltre confermato le pene fino a 3 anni e 6 mesi anche per altri ventuno imputati. Tra gli episodi che venivano loro contestati, figura l’aggressione a una pattuglia di carabinieri in lungarno Carlo Alberto Dalla Chiesa il 21 aprile 2016, che portò all’arresto di tre anarchici.

Senza dimenticare il successivo corteo in solidarietà ai tre arrestati del 25 aprile (che culminò in imbrattamenti e danneggiamenti) e le quattro molotov lanciate, quella stessa sera, contro la stazione dei carabinieri di Rovezzano. Nel corso del procedimento è caduta definitivamente l'accusa di associazione per delinquere, ma sono rimaste in piedi quelle di lesioni, porto illegale di armi da guerra, danneggiamento, corteo senza autorizzazione e resistenza a pubblico ufficiale. Sulla base della sentenza diventata adesso definitiva, Fallanca è quindi stato rintracciato nelle scorse ore a Bologna e condotto presso il carcere locale, dopo esser stato arrestato (gli restano da scontare cinque anni). Si sarebbe invece reso irreperibile Vespertino, anche se le ricerche condotte dalla direzione centrale della polizia di prevenzione stanno proseguendo su tutto il territorio nazionale.

E nelle prossime ore potrebbero esserci novità.

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