Le incongruenze sulle telefonate di Sempio. "Non sapevo quando sarebbe tornato Marco"

Le telefonate di Andrea Sempio a casa Poggi tra il 7 e l'8 agosto sono parte dell'indagine tradizionale in corso alla procura di Pavia

Le incongruenze sulle telefonate di Sempio. "Non sapevo quando sarebbe tornato Marco"
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La prossima data cerchiata in rosso nel calendario della procura di Pavia che sta indagando sull'omicidio di Garlasco è il 18 dicembre, quando è in programma l'udienza conclusiva dell'incidente probatorio. Non è detto, ma è probabile, che poi da lì a poco verrà effettuata la chiusura delle indagini e la procura, a quel punto, svelerà le carte in suo possesso nell'ottica di chiedere un possibile rinvio a giudizio per Andrea Sempio. L'unico indagato nell'indagine del 2025 si è mostrato piuttosto sicuro, da Bruno Vespa durante una lunga intervista in due parti in cui ha parlato di alcuni dei dettagli più controversi che riguardano la sua posizione. Tra questi, ci sono le telefonate fatte a casa Poggi prima dell'omicidio, quando c'era solo Chiara a casa.

Le chiamate d'interesse sono state fatte nello specifico il 7 e l'8 agosto, pochi giorni prima che Chiara venisse uccisa. Nell'indagine a suo carico precedente, Sempio ha dichiarato che quelle telefonate erano state fatte perché non era a conoscenza del giorno della partenza dell'amico, benché la prima che lui andasse in montagna con i genitori fossero assieme. Ha dichiarato di averlo chiamato sul cellulare ma che questo non prendeva ma di queste telefonate non è stata trovata alcuna evidenza nei tabulati, così come del messaggio dell'operatore telefonico che informa dell'arrivo di una telefonata quando il telefono è senza rete. L'avvocato Liborio Cataliotti, intervistato da Mattino5, ha spiegato che "non c'è evidenza e non c'è smentita perché il telefono non prendeva. C'è l'evidenza di una versione che venne data in tempi non sospetti, allorquando Sempio poteva pensare che fosse verificabile la sua affermazione, motivo per il quale non la si può, fino a prova contraria, prendere per vera".

Quindi, ha aggiunto, "sulla consapevolezza o meno di Andrea Sempio circa il fatto che già quel giorno fosse partito il suo amico Marco Poggi per le vacanze, io sarei molto meno meno perentorio nel ritenere che sia un dato provato che Andrea Sempio lo sapesse. Lo dico perché sono andato a rileggermi le dichiarazioni che Marco Poggi e i due amici fecero all'epoca. Sono stati sentiti anche miratamente sul tema, sarà materia di discussione processuale. Ricordo bene le tre deposizioni ma non evinco che sia stato detto che quel giorno, il giorno immediatamente successivo, fosse stato detto che quel giorno che Marco Poggi sarebbe stato in vacanza".

"Ritengo che non sia smentita l'affermazione del mio cliente - ha aggiunto - secondo la quale non sapeva che fosse partito quel giorno, non fosse smentita e l'avesse resa in un momento in cui riteneva fosse verificabile l'affermazione secondo la quale ha telefonato sul cellulare di Marco Poggi non riuscendo a raggiungerlo".

L'avvocato ha lasciato da parte nella sua intervista quanto detto dal suo assistito da Bruno Vespa, quando a domanda diretta del conduttore, Sempio ha dichiarato di sapere "che Marco era in vacanza ma non sapevo quando sarebbe tornato. Avevo provato a contattarlo ma non ero riuscito. Una chiamata ho sbagliato a farla, nella seconda sono sicuro di aver parlato con Chiara, forse anche con la prima, 9 su 10 sì".

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