Donna investita dall'auto guidata dai bimbi rom. "I genitori della più piccola sono irreperibili"

Il padre e la madre della bambina non si sono mai presentati, tanto che il tribunale di Milano ha proceduto con la sospensione della responsabilità genitoriale

Donna investita dall'auto guidata dai bimbi rom. "I genitori della più piccola sono irreperibili"
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La procura di Milano sta proseguendo le indagini sull'omicidio di Cecilia De Astis, la 71enne che questa estate è stata investita e uccisa a Milano da un'auto guidata da un 13enne rom. In auto con lui viaggiavano altri 3 bambini, tutti di età compresa tra gli 11 e i 12 anni. Per tutti sono stati trovati i genitori, che sono anche stati sottoposti a interrogatorio, tranne che per l'unica bambina del gruppo, la più piccola, di cui padre e madre non sembrano finora essersi interessati. Come riferisce il Corriere della sera, non si sono mai presentati per capire la situazione, non hanno mai mostrato l'intenzione di riprenderla e per questo motivo il tribunale dei Minori di Milano ha disposto che venisse sospesa la responsabilità genitoriale.

Un caso limite, quello dell'11enne, che appare completamente sola al mondo se non fosse per la nonna, che però è stata considerata non affidabile da chi sta seguendo il caso. "A fronte di una tale situazione pare evidente che nella fattispecie non è riscontrabile un esercizio inadeguato della responsabilità genitoriale, bensì una vera e propria assenza totale del ruolo genitoriale", hanno scritto i giudici. Parole che fanno emergere un dramma nel dramma per questa 11enne, abbandonata dai propri genitori e in balia di una situazione non certamente confacente alla sua età e ai suoi strumenti. "Appare evidente che la bambina trascorresse il suo tempo priva di punti di riferimento autorevoli e capaci, non avendo neppure la nonna rappresentato un valido punto di riferimento educativo, per arginare le gravi condotte poste in essere insieme agli amici", si legge ancora nel dispositivo del tribunale.

La ragazzina si trova ora affidata ai servizi sociali del Comune di Milano al pare degli altri tre bambini che viaggiavano su quell'auto ma la sua situazione è attualmente la più complicata. I giudici hanno disposto una nuova udienza per la comparizione il prossimo 12 dicembre nella speranza che la madre e il padre possano farsi vivi. In caso contrario verranno adottati nuovi provvedimenti per la tutela della minore. Tutti e quattro i bambini sono attualmente indagati per l'omicidio della donna ma non sono imputabili perché hanno meno di 14 anni.

Per questo motivo a un certo punto il procedimento si interromperà e il giudice sarà chiamato a prendere una decisione definitiva per il loro futuro. È probabile che verranno inseriti in un percorso di riabilitazione sociale e definitivamente allontanati dal campo profughi in cui hanno trascorso finora la loro breve esistenza.

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