Omicidio Pierina Paganelli, tutto in pausa: un mese per valutare la difesa

Braccio di ferro della difesa sulle intercettazioni: il 20 ottobre si sarà se il processo che vede imputato Louis Dassilva andrà avanti oppure no

Omicidio Pierina Paganelli, tutto in pausa: un mese per valutare la difesa
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È una pausa, ma potrebbe esserci uno stop oppure un prosieguo. La prima udienza per l’omicidio di Pierina Paganelli, uccisa nei pressi del suo garage in via del Ciclamino a Rimini il 3 ottobre 2023, si è conclusa con un rinvio a sorpresa, in modo da esaminare le eccezioni sollevate dalla difesa di Louis Dassilva, unico imputato.

Come riporta il Resto del Carlino, la difesa si è soffermata su quattro punti, ovvero quattro eccezioni per cui però il pm Daniele Paci ha chiesto il rigetto. Se le istanze saranno accolte, alla prossima udienza il 20 ottobre 2025, si dovrà fare un passo indietro, mentre se dovessero essere respinte si procederà alla calendarizzazione delle prossime udienze.

Le eccezioni della difesa di Dassilva

Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, che difendono Dassilva, si sono concentrati su quattro punti principali. Innanzi tutto hanno chiesto la nullità dell’incidente probatorio di Manuela Bianchi, giunto nei giorni in cui cadeva per Dassilva la prova della Cam 3: la ragione della richiesta è per “omessa videoregistrazione dell’interrogatorio della Bianchi”.

Successivamente, i legali hanno lamentato la “discovery parziale e inadeguata” degli atti prima del suddetto incidente probatorio: alcune perizie, secondo gli avvocati, sarebbero state oggetto di un “deposito tardivo”, tra cui alcune intercettazioni dello smartphone di Bianchi e i passi registrati dall’app movimento il giorno del ritrovamento del cadavere, ovvero all’indomani dell’omicidio.

Inoltre gli occhi della difesa si sono concentrati su un capo di imputazione “poco chiaro”, per lo più sulle aggravanti di premeditazione e crudeltà. Per Paci, "non c’è stata alcuna lesione del diritto di difesa”, dato che “la trascrizione dell’interrogatorio è nella sostanza assimilabile alla videoregistrazione”.

Infine le perplessità dei legali hanno annoverato un altro presunto deposito tardivo, ovvero quello di “35 blocchi di intercettazioni”, tra cui alcune che riguardano Giorgia Saponi, nipote della vittima e figlia di Bianchi. A questo proposito, il pm ha voluto chiarire che i blocchi “non sono 35 ma 38” e che “la difesa ne era a conoscenza”.

Niente telecamere

Non sono state ammesse le telecamere in corte d’assise, a seguito di una richiesta dello stesso Paci. Si teme che le riprese potrebbero nuocere allo svolgimento sereno e regolare di un processo che, prima di giungere nelle aule di giustizia, si è rivelato mediatico. Potranno essere scattate foto ai soggetti che hanno prestato consenso e si potranno usare in seguito, alla fine del processo, le riprese della telecamera istallata nell’aula.

Chi c’era

Grande assente in questa prima udienza Manuela Bianchi, che avrebbe avuto una relazione extraconiugale con Dassilva in epoca antecedente e posteriore a quella dell’omicidio. Bianchi sarebbe divenuta una testimone chiave nel suo incidente probatorio, collocando Dassilva, la mattina del ritrovamento, in garage, e riferendo alcune informazioni che ne avrebbero suggerito la conoscenza della scena del crimine - ovvero la presenza di vetri, dato che Paganelli aveva con sé dei barattoli di conserve, che sarebbero rovinati a terra durante la colluttazione con il suo killer. Tra i presenti c’erano invece la moglie dell’imputato Valeria Bartolucci, i parenti della vittima, tra cui i figli Giacomo, Chiara e Giuliano Saponi con i loro legali.

Abbiamo aspettato 2 anni questo momento - hanno dichiarato i figli di Paganelli - Ci aspettiamo una cosa molto importante: che torni al centro dell'attenzione la figura di nostra madre che in questi due anni è stata ‘la grande dimenticata’. Noi siamo la memoria di nostra madre, rappresentiamo non solo la famiglia ma un grande gruppo di persone che l'hanno amata”.

Su Dassilva hanno aggiunto: “Faremo uno sforzo speciale per cercare di essere neutri nei confronti di Dassilva. Le accuse sono molto importanti e pesanti, confermate da tanti giudici, ma è un uomo che affronta il processo e ha diritto alla difesa. Poi se verrà confermato tutto quanto…”.

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