Vigilia del processo per l'omicidio Pierina: "Il posto di Manuela Bianchi è in aula"

Parla Valeria Bartolucci alla vigilia dell’inizio del processo che vede imputato il marito Louis Dassilva per l’omicidio di Pierina Paganelli

Vigilia del processo per l'omicidio Pierina: "Il posto di Manuela Bianchi è in aula"

Era partita per il Senegal, ma poi è tornata giusto in tempo per il processo, Valeria Bartolucci, perché ha voluto rassicurare la famiglia di Louis Dassilva, suo marito, unico imputato per l’omicidio di Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre 2023 nel vano tecnico afferente ai garage del condominio di via del Ciclamino a Rimini, in cui l’anziana e i coniugi vivevano sullo stesso pianerottolo. Il processo in corte d’assise partirà il 15 settembre 2025.

Parte il processo

C’è una curiosità insolita e interessante sulla partenza di questo processo: la difesa di Dassilva ha proposto l’intervento di ben 145 testimoni, in realtà molti dei quali sono consulenti. La difesa si aspetta infetti un dibattimento tecnico, in particolare sul profilo della perizia fonica: da un esame disposto dalla procura è stato ipotizzato che una telecamera di videosorveglianza abbia catturato due voci, delle quali si ipotizza però non c’è certezza che appartengano a Dassilva e Manuela Bianchi, nuora della vittima e all’epoca in una relazione extraconiugale con l’imputato. “Siamo pronti ad affrontarlo al meglio delle nostre possibilità”, ha commentato alla trasmissione Ore 14 Sera la criminologa Roberta Bruzzone, che è tra i consulenti di Dassilva, parlando del futuro dibattimento.

Sicura dell’innocenza del marito è proprio Bartolucci, che in collegamento ha affermato: “Sta andando a processo una persona che è innocente e che non ha ucciso Pierina Paganelli. Lui è fiducioso nella rettitudine, nella probità e nella determinazione della magistratura di far emergere la verità”. Tra i 145 testimoni ci sono anche Manuela Bianchi e il fratello Loris Bianchi. La donna in passato ha testimoniato al pm, piazzando Dassilva sulla scena del crimine la mattina dopo l’omicidio: “Un’aula di tribunale è il posto in cui quelle persone dovrebbero stare, poi su quale lato dovrebbero sedere non spetta a me”, è sbottata Bartolucci.

Il giallo delle fonti

Un passo indietro. È il 4 marzo 2025, è il giorno in cui Manuela Bianchi racconta al pm Daniele Paci che la mattina del 4 ottobre 2023 aveva incontrato Dassilva nei garage, e il senegalese le avrebbe detto di non passare dal vano perché c’erano vetri rotti - come sarebbe poi risultato dalle indagini, Paganelli aveva dei barattoli di conserve che erano caduti per terra nella colluttazione con l’assassino.

C’è una pausa, perché dopo la testimonianza, Manuela Bianchi viene in quel momento indagata per favoreggiamento. In tempo reale la stampa rende noto quanto sta succedendo. Nel colloquio immediatamente successivo, quello stesso giorno, con Paci, il consulente della donna Davide Barzan fa notare che ne è stata data notizia a Ore 14, che nella sua versione quotidiana va in onda, come suggerisce il titolo, dalle 14.05 in poi. Barzan afferma: “Io con Ore 14 non ci parlo, neanche con La Vita in Diretta”. Viene incalzato da Bianchi: “È per il rischio che corro. O che corre mia figlia, più che me”. Qual è stata la fonte?

Nella versione serale della trasmissione, il conduttore Milo Infante fa notare che la notizia era stata data quel giorno per prima sui canali social di Quarto Grado, alle 10.55. Era seguita la diretta di Storie Italiane alle 10.58, e poi del Tgr Emilia Romagna. Manuela Bianchi ha affermato di aver rivelato la sua versione solo a marzo 2025 per paura, in particolare di Valeria Bartolucci, che però “secondo il giudice non sarebbe per niente” aggressiva o spaventosa, come ha chiosato Bruzzone.

Infante ha aggiunto di credere che ogni giornalista, comprendendo i colleghi Rai e Mediaset, abbia fatto il proprio lavoro, incalzato da Bruzzone che ha aggiunto: “E una fonte ci deve essere stata”. “E la fonte è non di pomeriggio ma di mattina”, ha precisato infante, che successivamente ha chiesto a Bartolucci se lei fosse una persona di cui avere paura. La risposta della donna ha fatto riferimento a un avvenimento che sarebbe accaduto, stando alla sua versione, alla vigilia di Pasqua 2025: “Il fatto che la Bianchi sia ancora viva deporrebbe per il no, visto che mi definisce capace di uccidere.

Se quello che sostiene lei fosse vero, dovrebbe essere già solo un ricordo su questa terra e invece è ancora qua, a piede libero, e tra l’altro si permette pure di insultarmi e gridarmi al balcone, che non è esattamente l’atteggiamento di qualcuno che è spaventato da un’altra persona, perché non lo vai a provocare se è vero che lo temi”.

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