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"Omissione", "Denunciamo". Braccio di ferro Ong-Salvini sul sottomarino fantasma

Battaglia tra le parti sul video del primo agosto 2019 effettuato da un sottomarino della Marina italiana e che riprende il primo intervento di Open Arms. Per l'Ong il sottomarino è colpevole di omissione di soccorso, la difesa di Salvini punta contro la sparizione del video tra le carte

"Omissione", "Denunciamo". Braccio di ferro Ong-Salvini sul sottomarino fantasma

Alle 9 a Palermo è forse partita l'udienza più importante o comunque più attesa del processo Open Arms. Il procedimento cioè a carico dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e abuso di ufficio per non aver fatto sbarcare nel 2019 i migranti a bordo della nave dell'Ong spagnola Open Arms.

Il primo colpo di scena è arrivato proprio dai legali degli attivisti spagnoli, i quali hanno chiesto di depositare tra gli atti la denuncia da loro presentata contro l'equipaggio del sommergibile Venuti. Una denuncia per omissione di soccorso quindi contro coloro che, il primo agosto 2019, hanno registrato un video della prima operazione di soccorso fatta da Open Arms in quelle settimane. Video a cui è stata allegata una relazione della Marina Militare in cui sono contenuti sospetti sul comportamento dell'Ong.

La denuncia di Open Arms

La strategia di Open Arms punta quindi contro il comportamento di chi ha realizzato quel video. Un modo forse per distogliere l'attenzione su un particolare di cui si è molto parlato nell'ultima udienza. Ossia la mancanza nel fascicolo sia del video che della relazione della Marina.

Il materiale, come denunciato nelle scorse settimane dalla difesa di Salvini, sarebbe stato inviato ad almeno otto procure. Eppure dell'esistenza del video e della relazione si è saputo qualcosa dopo l'inizio del processo.

“Ma quel materiale – si legge nella denuncia di Open Arms – dimostra che il sottomarino della Marina militare, il sommergibile Venuti, si limitò a documentare con filmati e foto le operazioni di soccorso, senza fornire aiuto e senza segnalare alle autorità competenti la presenza di un'imbarcazione in difficoltà”.

L'avvocato di Open Arms, Arturo Salerni, ha inoltre annunciato di voler “depositare il video che è stato registrato nella stessa occasione dalla tv spagnola e riferito allo stesso soccorso compiuto da Open Arms”.

Giulia Bongiorno: “Noi denunceremo sei procure”

In aula però è stato lo stesso legale di Matteo Salvini, Giulia Bongiorno, a puntare dritto sull'importanza del video registrato dal sommergibile della Marina italiana. E, soprattutto, sull'importanza della sua scomparsa tra gli elementi depositati a inizio processo.

È già pronta e sarà depositata lunedì in sei procure della Repubblica una denuncia”, ha dichiarato a inizio udienza

Giulia Bongiorno. Si tratta delle procure che hanno ricevuto il materiale in questione. Secondo la difesa di Salvini, sulle procure graverebbe la responsabilità di non aver messo a disposizione né il video e né la relazione.

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