Le ricette, il corriere e il "sistema Pavia": nella condanna di Scoppetta le relazioni di Venditti

I giudici hanno condannato l'ex maresciallo a 4 anni e 6 mesi di reclusione, accusandolo di "totale deviazione" dalla sua "pubblico ufficiale di polizia giudiziaria"

Le ricette, il corriere e il "sistema Pavia": nella condanna di Scoppetta le relazioni di Venditti
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L'ex maresciallo Antonio Scoppetta è attualmente l'unico condannato nel "sistema Pavia", quell'intreccio di favori, scambi e informazioni che è sotto accusa nelle indagini "Clean" e "Clean 2" condotta dall'attuale procura di Pavia, guidata dal procuratore Fabio Napoleone. Un sistema che, scrivono i giudici nelle motivazioni della condanna a 4 anni e 6 mesi, come riporta Repubblica, emerge nella "totale deviazione di Scoppetta dalla sua funzione di pubblico ufficiale di polizia giudiziaria dai fini istituzionali piegati a interessi privati". L'ex maresciallo, in questa vicenda, è noto anche come "postino": è stato accusato dall'imprenditore Carlo Primo Boiocchi di essere sempre "di fretta perché diceva di essere impegnato a portare le 'ricette' da Venditti a Ciocca e viceversa". Cioè faceva da tramite tra l'ex procuratore pavese e Angelo Ciocca, ex europarlamentare della Lega. Le "ricette" citate sarebbero informazioni riservate che venivano trasmesse mediante "forma verbale" da Scoppetta, come dice Boiocchi, al fine di non essere intercettate.

Sotto la lente di ingrandimento c'è la "squadra" di polizia giudiziaria di Mario Venditti, che nel periodo sotto osservazione era procuratore aggiunto a Pavia, che è a sua volta indagato dalla procura di Brescia con l'ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari perché accusato di aver agevolato l'archiviazione di Andrea Sempio nell'indagine di Garlasco. Boiocchi viene citato nelle motivazioni di condanna di Scoppetta: "Mi diceva che lo faceva un paio di volte a settimana, il corriere". L'imprenditore ha poi dichiarato che "quando Venditti è andato via" il maresciallo gli avrebbe detto che "Ciocca era preoccupato, 'aveva perso tutte e quattro le ruote'", ossia, "non poteva più ricevere tutte le informazioni che voleva, visto che provenivano da Venditti". Antonio Rosciano, pg della procura di Pavia, ha dichiarato che portava "Venditti a pranzo con Ciocca", confermando i contatti tra i due.

Secondo i giudici, Scoppetta era "totalmente asservito a Pappalardo, in modo consapevole": Maurizio Pappalardo è un ex maggiore dei carabinieri, fedelissimo di Mario Venditti, che secondo quanto riportato pur non avendo alcun motivo e titolo per essere in procura, pare frequentasse spesso la sala delle intercettazioni.

Nel frattempo Venditti ha fatto un secondo ricorso al tribunale del Riesame di Brescia contro l'atto di perquisizione e sequestro nell'ambito del filone dell'inchiesta bresciana sulla presunta "mala gestione" dei fondi dell'ufficio requirente pavese.

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