Cronaca giudiziaria

"Sono Gesù Cristo, non ho limiti". E il giudice lo assolve dall'accusa

Un uomo residente a Perugia era finito a processo per violazione di domicilio: si era introdotto in un centro yoga all'insaputa dei proprietari, trascorrendovi la notte e giustificandosi dicendo di essere Gesù Cristo. Ma nelle scorse ore, è stato assolto: il fatto non sussiste

"Sono Gesù Cristo, non ho limiti". E il giudice lo assolve dall'accusa

Ascolta ora: ""Sono Gesù Cristo, non ho limiti". E il giudice lo assolve dall'accusa"

"Sono Gesù Cristo, non ho limiti". E il giudice lo assolve dall'accusa

00:00 / 00:00
100 %

Era finito a processo per violazione di domicilio. Era stato accusato nel dettaglio di essersi introdotto di soppiatto nei locali in cui ha sede un'associazione di yoga e di avervi trascorso la notte, dicendo ai proprietari di essere Gesù Cristo e di non avere alcun limite. Ma nelle scorse ore, il giudice lo ha assolto: il fatto non sussiste. Questa la vicenda dai tratti surreali che arriva da Perugia, e che ha come protagonista un uomo residente nel capoluogo dell'Umbria. Stando a quanto riportato dal sito PerugiaToday, tutto ebbe inizio negli scorsi mesi, quando la persona in questione si presentò per la prima volta ai titolari del centro di yoga in condizioni psicofisiche alterate, dicendo loro di essere il Messia. In quel primo frangente avrebbe chiesto loro alcune informazioni (sui corsi di yoga, con tutta probabilità) per poi andarsene.

L'uomo sarebbe però tornato a distanza di qualche giorno, percorrendo a tutta velocità con la sua auto il viale d'accesso all'immobile. Un'azione improvvisa che avrebbe spaventato alcuni clienti della struttura, con la proprietaria che ha perciò chiesto conto all'uomo del suo comportamento invitandolo a prestare maggiore attenzione. “Io non rispetto nessun limite”, la risposta del conducente, che avrebbe peraltro preso a male parole la donna. Ed avrebbe abbandonato il campo solo dopo aver chiesto un bicchiere d'acqua ed aver utilizzato i servizi igienici del centro. Non è tutto: sarebbe comparso di nuovo poco tempo dopo, portando con sè una valigia e mettendosi a sedere per ore in giardino, sotto un albero. Una volta resisi conto della sua presenza, i titolari del centro hanno informato l'uomo di aver chiamato i carabinieri e quest'ultimo si sarebbe alzato per allontanarsi, di propria iniziativa.

Nemmeno in quest'ultimo caso si sarebbe però trattato di un addio definitivo e duraturo. L'uomo avrebbe infatti fatto ritorno al centro dopo poche ore: in quell'occasione, dopo essere entrato nell'edificio all'insaputa dei titolari, si sarebbe fermato nel salone per dormirvi. E quando la mattina successiva i proprietari lo hanno trovato ancora in dormiveglia in quella stessa stanza, si sarebbe giustificato pronunciando alcune frasi a loro dire incomprensibili. Avrebbe però ribadito una volta di più di essere Gesù Cristo e di non avere limiti. Dopo aver preso atto della situazione, i titolari del centro si sono dunque rivolti alle forze dell'ordine e l'uomo è stato denunciato. È quindi finito sul banco degli imputati del tribunale di Perugia, proprio alla luce di quest'ultimo episodio.

Alla fine però, il giudice ha optato per l'assoluzione, per l'insussistenza del fatto.

Commenti