Tax credit revocato, Iervolino attacca: "Provvedimento frettoloso, faremo ricorso al Tar"

Il ministero ha revocato 66 milioni di euro di credito d’imposta precedentemente concessi. Il produttore spiega: “Irregolarità dell’ex amministratore”

Tax credit revocato, Iervolino attacca: "Provvedimento frettoloso, faremo ricorso al Tar"
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"Sono certo che il Tar riconoscerà le nostre ragioni e annullerà questo atto" e "mi riservo sin da ora ogni azione legale e confido nella magistratura affinché venga fatta piena chiarezza". Andrea Iervolino prende posizione in seguito all'annuncio del ministero della Cultura della firma del provvedimento di "revoca di 66 milioni di euro di credito d'imposta precedentemente concessi a produzioni cinematografiche".

Assistito dall'avvocato Sergio Santoro, il produttore cinematografico ha affermato che la revoca dei tax credit "si basa esclusivamente su dichiarazioni e documentazione presentate dal sig. Davide Peretti, ex amministratore prima ed ex liquidatore poi, nominato da Monika Bacardi". Iervolino ha aggiunto che "a seguito delle gravi irregolarità accertate nella gestione della società da parte del sig. Peretti, il tribunale civile di Roma - con provvedimento n. 4323/2025 del 10 giugno 2025 - ha disposto la revoca del sig. Peretti dalla carica di liquidatore". "Le uniche irregolarità oggi accertate da un organo giudiziario risultano dunque essere quelle compiute da Peretti, il quale si presenta come 'consulente legale' operante in Lussemburgo, non iscritto a nessun albo professionale, né in possesso di qualifiche o esperienze nel settore" ha proseguito Iervolino.

Ma non è tutto. Iervolino ha rimarcato che il tribunale "ha condannato il sig. Peretti e la società Mb Media SA - riconducibile alla sig.ra Bacardi - a rimborsare a IA Media (parte ricorrente) e a Sipario Movies le spese sostenute per il procedimento", evidenziando che il provvedimento certifica "quanto già stabilito dal tribunale con l'ordinanza dell'8 aprile 2025, che aveva riconosciuto l'azione concertata e occulta tra Mb Media SA e Sportfinance - entrambe riferibili alla sig.ra Bacardi - finalizzata a influenzare la governance della società in violazione della normativa sull'Opa obbligatori ed evidenzia che la condotta di Peretti ha esposto Sipario Movies a un 'pericolo concreto ed attuale' che potrebbe determinare l'apertura della liquidazione giudiziale, con conseguente azzeramento del valore di attivo per svariate decine di milioni di euro, legati alla continuità aziendale".

Nella nota firmata con il legale Santoro, Iervolino ha tenuto a sottolineare tra le numerose irregolarità gravi l'invio al Mic da parte di Peretti "di documentazione falsa e strumentale, contenente presunte irregolarità nella richiesta dei tax credit". Il produttore ha specificato che l'infondatezza di tali addebiti "risulta dal fatto di non essere state nemmeno prese in considerazione dal tribunale e dal curatore speciale di Sipario Movies avv. Enrico Caratozzolo nominato dal tribunale stesso". I tax credit revocati, si legge ancora, si riferiscono "a opere animate prodotte regolarmente, consegnate e depositate presso la Cineteca Nazionale e sottoposte a comparazione con benchmark tecnici e finanziari, commissionati a primarie società di consulenza internazionali, i cui pareri attestano inequivocabilmente la qualità e legittimità delle produzioni ed il fair value del loro costo".

Le irregolarità contestate dall'ex liquidatore della Sipario Movies spa "sono state puntualmente smentite da documentazione messa a disposizione dell'amministratore giudiziario", ha precisato Iervolino, per poi chiedere - ancora prima del provvedimento del Tar - l'annullamento "di un provvedimento frettoloso e fondato su allegazioni non veritiere, provenienti da un liquidatore che si è macchiato di gravi irregolarità".

In chiusura, Iervolino ha definito "frettolosa" la decisione di revocare i tax credit alla sua società, sostenendo che l'ex dg del cinema del ministero non avrebbe tenuto conto del giudizio dell'amministratore giudiziario Prof. Paolo Bastia, nominato dal tribunale di Roma: "Si tratta di un fatto estremamente grave, che non rispecchia la condotta corretta e diligente che dovrebbe contraddistinguere un dirigente pubblico secondo i principi del codice civile. Sono certo che il Tar riconoscerà le nostre ragioni e annullerà questo atto. Questo comportamento affrettato appare dettato solo dal desiderio di mostrare una presunta 'verginità' in un momento in cui il dirigente è chiaramente sotto pressione e coinvolto in molteplici problematiche. Mi riservo sin da ora ogni azione legale e confido nella magistratura affinché venga fatta piena chiarezza".

La notizia della revoca di quasi 60 milioni di euro di tax credit alla Sipario Movies spa risale a ieri.

Come riportato da Open, sarebbero emerse irregolarità compiute dalla società – fondata da Iervolino con Monika Waldner Gomez Del Campo – nella documentazione inviata al Mic per chiedere e ottenere il tax credit. Ora la replica di Iervolino, tranchant.

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