Nelle ore successive all'incidente probatorio, dopo le rivelazioni fornite dal Tg1, Andrea Sempio è stato ospite di Alessandro Sallusti a 10 minuti per un'intervista esclusiva in cui ha raccontato come sta vivendo l'indagine a suo carico per l'omicidio di Chiara Poggi. Anche nel 2016 la sua indagine si svolge a cavallo del Natale e Sempio sostiene che "sta diventando un po’ una ricorrenza diciamo. C'è poco da dire, andiamo avanti, si cercherà di essere... Io lo passerò con la mia famiglia, cercheremo di passarlo il meglio possibile però ovviamente non si può, non si riesce tanto a distogliere la testa dal fatto che hai sempre questa tegola dietro".
L'attenzione mediatica nei suoi confronti è molto alta e, di conseguenza, anche nei confronti della sua famiglia, che inevitabilmente ha tirato a sé anche gli odiatori del web: "Tutti i giorni arriva una notizia o qualcuno che scrive su Internet, qualcuno che ci manda lettere dove ci sono insulti, minacce e abbiamo il nostro plotone di giornalisti sempre davanti a casa. Loro non possono fare nulla, cioè non possono difendermi in qualche modo". La famiglia per Sempio risulta essere centrale in questo momento: da quando è stato indagato è tornato a vivere dai suoi genitori, che sono comunque coinvolti, soprattutto il padre, che è indagato nel filone bresciano e ha spiegato che "una famiglia dove è sempre stato normale avere un via vai di parenti dentro e fuori casa e, ovviamente, essendo così uniti quando questa cosa è scoppiata è andata a coinvolgere tutti". Nega che esista omertà nella sua famiglia e nella sua storia ma dice che c'è della sofferenza, come quella delle zie che sono state di recente coinvolte ma non indagate.
Sul suo privato ci tiene a mantenere il massimo riserbo ma ammette che Marco Poggi, fratello della vittima, "è ancora un mio amico, è stato, tra l'altro probabilmente negli anni credo tra il 2005 e il 2007, forse sono stati proprio gli anni in cui l'amicizia tra me e lui è diventata più forte, in cui abbiamo iniziato a frequentarci di più, proprio in quegli anni". Si sentono ancora, ma "restiamo amici" anche se con la sua famiglia questo rapporto non c'è: "Non mi è ancora capitato di incontrarli in giro. I miei genitori so che li incontrano abbastanza spesso al supermercato che abbiamo proprio davanti a casa". La clip sulle donne e i maschi alfa, che è agli atti dell'indagine e deriva da un'intercettazione in auto, Sempio sostiene che sia sempre stata interpretata nel modo sbagliato perché "io quest'audio qua non l'avevo mai sentito nelle varie intercettazioni che erano uscite sui giornali. Però, tra l'altro, se lo si ascolta bene... Adesso sentendolo ho capito a cosa stavo facendo riferimento. Io parlavo della 'teoria del maschio alfa', che secondo me è una cavolata". Sostiene di non essere attualmente fidanzato ma di essere amato e non ha voluto parlare in modo più approfondito del suo privato a tutela della propria privacy: "Non mi interessa se dà il fianco a dipingermi in modi strani. Va bene, tirino addosso a me quello che vogliono".
Angela Taccia, sua amica dall'adolescenza e oggi suo avvocato la definisce "assolutamente una mia grande amica e la posso mettere tra le persone che mi amano, quello assolutamente, abbiamo un rapporto che è un rapporto fraterno". Ha poi parlato dei suoi diari citando Luigi Tenco che, quando gli chiedevano "perché fai canzoni tristi" lui rispondeva: "Perché quando sono felice faccio altro". Allo stesso modo Sempio dice che "nei diari, io ho riversato magari le emozioni più negative, certo che se tu prendi quello hai solo un lato della persona". A tal proposito viene citato da Alessandro Sallusti il biglietto trovato casa Sempio, scritto da Andrea, sul quale c'è scritto: "Ho fatto delle cose talmente brutte che nessuno può immaginare". A suo dire, si tratta di un appunto "scritto al termine di una giornata in cui erano successe diverse cose e io lì ho scritto 'Fatto cose inimmaginabili', ma era proprio nel senso che era stata una giornata di caos". E spiega che "nei miei scritti ci possano essere dei momenti in cui io dico che ho fatto delle cose di cui mi pento, o mi do delle colpe, o mi vergogno di qualcosa, ok, quello sicuro. È un po' come fare una seduta dallo psicologo con sé stesso. Uno può prendere una cosa che ha fatto e vederla come una cosa orribile e poi magari un altro lo sente e dice: 'Ma no, ma non era nulla di che'".
Quindi, si è paragonato ad Alberto Stasi perché, dice, "il fatto che mettano in dubbio il fatto che lui possa essere innocente ti fa riflettere e dire: 'Ok, e se mi trovassi in una stessa condizione?'. Io sto rischiando di andare verso quella condizione. Quindi ovviamente rifletti su questa cosa, non pensando direttamente a lui, ma pensando se dovesse capitare a me, vista la mia situazione, di ritrovarmi io magari in galera da innocente. Quindi quello ti stimola ovviamente delle riflessioni". sostiene di non essere tranquillo ma non ha "paura" perché "avevo fatto un racconto di come era andata la giornata del 13, spuntano qualche settimana fa delle foto che confermano il mio racconto. Diverse cose che ho detto nel tempo sono diventate, sono state acclarate diciamo. Quindi, nel senso, ovviamente non sono tranquillo, però non è anche tutta questa paura, perché più che dire la verità non posso". E alla domanda diretta posta da Sallusti "lei ha ucciso Chiara Poggi", la risposta di Sempio è stata netta: "No".