Al caso di Garlasco si aggiunge un nuovo importante elemento, che di sicuro finirà al centro delle attenzioni della procura di Pavia: dal video rinvenuto sul computer di Chiara Poggi nel quale è chiaramente riconoscibile Andrea Sempio, realizzato dal fratello della vittima Marco nel marzo del 2007 e mostrato per la prima volta dalla youtuber Francesca Bugamelli, è possibile infatti ricavare dei dettagli non trascurabili ai fini delle indagini.
"La mia redazione ha ricevuto pochi giorni fa un video incredibile, realizzato da Marco Poggi, che mostra Andrea Sempio, con altri amici, nel marzo del 2007. Video inediti presenti sul PC di Chiara Poggi, nella sua cartella documenti", spiega la content creator sul suo canale Bugalalla Crime. Registrato qualche mese prima dell'omicidio, per la precisione nel marzo del 2007, il filmato sarebbe relativo all'incursione serale di Sempio e di alcuni amici, tra cui il fratello della vittima che riprende la scena, all'interno di quella che sembra una scuola, e non in orario diurno bensì dopo le ore 21.00. Ma non è tanto il contenuto in sé del video ad attirare l'attenzione, quanto ciò che da esso deriva.
Il file con estensione "3pg" del 13 marzo 2007 (ore 21:14:32) viene trasferito dal cellulare di Marco al desktop del PC di Chiara il 20 luglio 2007 (ore 17:01:24), ma il computer registra un accesso allo stesso in data 14 agosto 2007 (ore 16:28:18), vale a dire il giorno dopo il delitto, quando la casa di via Pascoli era sotto sequestro. "Un accesso prima di qualsiasi azione peritale, che ha portato ad una copia forense, eseguita successivamente, alterata", spiega la youtuber, la cui ipotesi viene confermata dai periti nominati dal dottor Vitelli, ovvero gli ingegneri informatici Roberto Porta e Daniele Occhetti.
I due esperti, che già conoscevano il video avendo esaminato il computer all'epoca durante le indagini convalidano l'ipotesi dell'alterazione: "I metadati sono assolutamente coerenti, perché quel video è stato uno degli elementi che ci hanno consentito di affermare nella perizia che effettivamente erano state effettuate delle operazioni sul PC di Chiara non consone e con modalità non corrette rispetto all'analisi di un reperto", spiega il dott. Occhetti. Non solo, dal momento che chiunque abbia avuto accesso al computer della vittima il 14 agosto esamina altri documenti: "Quel video è uno dei primi che furono aperti", precisa l'ingegner Occhetti, "ma fa parte di una sequenza di file, riportati tutti nelle consulenze, che indicano che effettivamente la manipolazione sul PC è avvenuta".
Le domande a cui trovare una risposta, partendo da questi dettagli, sono tante.
Chi è riuscito ad accedere alla scena del crimine nonostante i sigilli? Cosa è stato effettivamente alterato, trasferito o cancellato dal computer di Chiara? L'analisi del device è compromessa oppure si possono ricavare da esso ulteriori dati? Le rivelazioni su Garlasco continuano a mostrare quasi quotidianamente dei dettagli che definiscono chiaramente un quadro più complesso e articolato di quanto non si potesse presagire al momento della riapertura delle indagini.