Allarme per la lumaca killer: sintomi e come si riconosce

Un parassita che le lumache acquisiscono accidentalmente dai ratti ha già provocato la morte di decine di cani e può provocare gravi infezioni anche sull'uomo: ecco di cosa si tratta

Allarme per la lumaca killer: sintomi e come si riconosce
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C'è una crescente preoccupazione tra la popolazione australiana per la diffusione di una malattia non così comune ma che si sta spargendo a macchia d'olio a causa di alcune lumache, ribattezzate "killer", dalle quali proviene un'infezione che ha già ucciso quasi cento cani tra il 2020 e 2024 e può avere effetti molto gravi anche sull'uomo.

Di cosa si tratta

Stiamo parlando del cosiddetto "verme polmonare del ratto" descritto in uno studio dell'Università di Sidney: il nome latino è Angiostrongylus cantonensis e si tratta di un parassita originario del Sud-est asiatico ma che poi è arrivato anche in Australia, Stati Uniti ed Europa. In natura questo parassita si trova nei ratti selvatici i quali riescono a trasmetterlo ad altre specie come, in questo caso, le lumache. Se riesce a infettare l'uom ecco che si ha una malattia chiamata "angiostrongoliasi neurale" che è molto simile alla meningite.

L'allarme dell'esperto

"Le lumache giganti, originarie dell'Africa sono capaci di trasmettere il parassita, pericoloso per la salute umana, in quanto colpisce le vie polmonari e può portare alla meningite grave. Le forti piogge recenti ne hanno favorito la diffusione, soprattutto tra Sydney e Brisbane", ha spiegato con un post su Facebook Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. "L'angiostrongiliasi è un'infezione di crescente importanza per la salute pubblica, poiché la globalizzazione contribuisce alla diffusione geografica della malattia".

Quali sono i sintomi

Dal momento che i cani sono per eccellenza gli animali domestici e ne sono morti a decine a causa di questa malattia, l'allarme in Australia è più che giustificato. I sintomi iniziali sono generici e sovrapponibili ad altre malattei: febbre, mal di testa, vomito e nausea ma anche dolore alla testa, rigidità del collo e formicolio. Nei casi più rari può provocare danni al cervello e, in situazioni estreme e nei soggetti estremamente deboli, può anche portare alla morte. Nei cani si manifesta con problemi di paralisi, dolori anormali e incontinenza urinaria: sono necessarie circa una-due settimane dopo aver ingerito una lumaca per la comparsa dei primi sintomi.

La risposta immunitaria

"Nei cani e negli esseri umani, il parassita entra nel cervello, ma piuttosto che progredire verso i polmoni come nei ratti, viene ucciso nel cervello dalla nostra stessa risposta immunitaria. È quella risposta immunitaria palese che causa forti mal di testa e sensazioni”, ha spiegato l'autrice dello studio, la prof. Phoebe Rivory dell'Università di Sidney. In ogni caso, l'esperta sottolinea che nella maggior parte dei casi la popolazione che ne viene a contatto non manifesta nemmeno i sintomi o molto lievi e risolvibili in breve tempo. Inoltre, questo parassita non si può trasmettere tra esseri umani.

La trasmissione nelle lumache avviene con l'ingerimento delle feci dei

ratti: a loro volta i cani che le mangiano accidentalmente possono andare incontro a questa problematica mentre l'uomo si può contagiare se si mangiano lumache crude o se non vengono lavate accuratamente le verdure infette.

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