
Nel film Terminator l'umanità scopre troppo tardi che Skynet, il sistema d'intelligenza artificiale che ha scatenato l'apocalisse, non può essere distrutto. Il motivo è semplice: non esiste un singolo punto di vulnerabilità perché parliamo di una rete distribuita, adattabile, capace di rigenerarsi anche dopo un attacco devastante. Ebbene, qualcosa di molto simile al sistema della nota pellicola potrebbe presto prendere forma in Cina. Oltre la Muraglia, infatti, una nuova generazione di tecnologie militari sta gettando le basi per un ecosistema di guerra distribuito, autonomo e incredibilmente resistente, che ricorda proprio la Skynet di Terminator. Ecco di che cosa si tratta
La rete cinese simile a Skynet
Come ha sottolineato il South China Morning Post, la Cina starebbe costruendo la propria Skynet. Parliamo di una rete di combattimento e uccisione altamente resiliente e guidata dall'intelligenza artificiale, composta da migliaia di piattaforme aeree, di superficie e subacquee senza equipaggio. Questa rete (combat kill web) sarebbe stata progettata per resistere nonostante la distruzione, e presenta una inquietante somiglianza con la struttura e la capacità di sopravvivenza della Skynet di Terminator.
In una conferenza sulla tecnologia della difesa tenutasi questo mese a Tianjin, gli ingegneri della Tianjin 712 Communications & Broadcasting, un fornitore chiave di sistemi di comunicazione militare, hanno presentato innovazioni nelle reti a maglie elastiche per cluster di combattimento senza pilota.
I risultati dei test sul campo suggeriscono che la nuova rete del campo di battaglia sia così robusta e adattabile che potrebbe continuare a funzionare anche dopo aver subito danni ingenti, nonché in grado di riconfigurarsi in meno di 0,1 secondi nel caso in cui i suoi nodi chiave dovessero essere distrutti.
Cosa sappiamo del jolly di Pechino
In caso di gravi interferenze nella guerra elettronica, questa rete decentralizzata consentirebbe a sciami di droni, imbarcazioni senza equipaggio e veicoli sottomarini di mantenere oltre l'80% della loro capacità di comunicazione. "Questa tecnologia si differenzia dalle tradizionali architetture di rete fisse in quanto enfatizza l'"elasticità", ovvero la capacità della rete di deformarsi sotto pressione esterna, come un elastico, senza rompersi, e di tornare allo stato originale una volta rimossa la sollecitazione", ha scritto il team guidato dall'esperto di comunicazioni per la difesa Hu Haiyang.
Al momento, la rete di distruzione dell'Esercito Popolare di Liberazione rimane fondamentalmente diversa da Skynet in quanto non persegue l'autoconservazione o il dominio globale. Tuttavia, gli scienziati ne stanno migliorando l'intelligenza e la forza. "La ricerca futura si concentrerà sull'esplorazione delle potenziali applicazioni della tecnologia di comunicazione quantistica negli sciami senza pilota", ha scritto il team di Hu.
Secondo Hu e i suoi colleghi, l'ottimizzazione cognitiva dei protocolli radio e cross-layer consente alla rete di rilevare cambiamenti ambientali, come interferenze o perdite di nodi, e di cambiare automaticamente frequenze, schemi di modulazione o strategie di routing. I modelli di apprendimento profondo aiutano anche a rilevare i segnali di disturbo con una velocità senza precedenti e a implementare contromisure quali il frequency hopping, il beamforming o la randomizzazione dei tempi di trasmissione.
Queste capacità consentirebbero "attacchi di saturazione" da più domini (aria, mare e sottomarino), dove sciami di droni
potrebbero coordinare autonomamente la penetrazione a bassa quota, la guerra elettronica, la ricognizione e gli attacchi di precisione, anche se i collegamenti di comando fossero interrotti o le piattaforme chiave distrutte.