Cronaca internazionale

In Corea del Sud i cittadini "ringiovaniscono" di un anno per legge

Dal giugno del 2023 tutti i documenti ufficiali sudcoreani dovranno riportare l'età "internazionale" e non più il metodo di calcolo tradizionale. Questo renderà i cittadini della Corea del Sud più giovani di uno, o addirittura due anni

In Corea del Sud i cittadini "ringiovaniscono" per legge di un anno
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I cittadini della Corea del Sud stanno per "ringiovanire" grazie ad una nuova legge approvata dal governo sudcoreano che mira a standardizzare il modo in cui viene calcolata l’età all’interno del Paese asiatico. A partire dal giugno del 2023, tutti i documenti ufficiali dovranno riportare l'età "internazionale", e non più il metodo di calcolo tradizionale. Questo renderà i sudcoreani più giovani di uno o, in alcuni casi, addirittura di due anni. Al momento, infatti, è normale che i sudcoreani non abbiano solo un'età, bensì tre: un'"età internazionale", un'"età coreana" e un'"età del calendario". Seoul ha deciso di porre fine alla confusione, in una mossa che segue un lungo dibattito, che porterà la nazione in linea con la maggior parte del resto del mondo, e che ridurrà le discrepanze legali che derivano dall’uso di tre differenti sistemi di calcolo dell’età.

Perché i sudcoreani diventeranno "più giovani"

Il sistema internazionale, usato anche in Occidente, indica il numero di anni trascorsi dalla nascita, e inizia dal numero zero. In Corea molti usano tuttavia il metodo coreano, che parte a contare gli anni dal numero uno e allo scoccare del nuovo anno aumenta di una unità. In questo modo i bambini nati l'ultimo giorno dell'anno, nel giro di poche ore, hanno già due anni. Il metodo del calendario, il terzo possibile, è invece una specie di mix tra i due sistemi: si parte a contare l'età dal numero zero, ma allo scoccare del nuovo anno si aggiunge un'unità.

La confusione burocratica deriva dal fatto che l'età del calendario è utilizzata in alcune leggi, come nel caso dell'età per bere alcolici, fumare e per il servizio militare. La maggior parte delle persone usa tuttavia l'età coreana, che ha le sue radici in Cina, nella vita quotidiana e negli scenari sociali, mentre l'età internazionale è più spesso usata per questioni legali e ufficiali, ad esempio quando si tratta di leggi civili.

Con la legge approvata ieri dopo anni di dibattito per eliminare le discrepanze, ma anche dispute "sociali e legali" create dalla presenza di più sistemi contemporaneamente, verrà adesso standardizzato l'uso dell'età internazionale in tutte le aree giudiziarie e amministrative.

Cosa dice la nuova legge sull'"età"

"Lo Stato e le amministrazioni locali devono incoraggiare i cittadini a utilizzare la loro età internazionale e condurre la promozione necessaria per questo", sottolinea il testo del provvedimento. La decisione è il risultato di anni di campagna elettorale da parte di legislatori stufi dei molteplici sistemi.

"La revisione ha lo scopo di ridurre i costi socio-economici non necessari perché persistono controversie legali e sociali, nonché confusione a causa dei diversi modi di calcolare l'età", ha detto al parlamento Yoo Sang-bum del People Power Party.

Un altro disegno di legge introdotto dal legislatore Hwang Ju-hong nel 2019 ha sostenuto che, oltre a seminare confusione, i tre metodi hanno anche causato conflitti "promuovendo una cultura della gerarchia basata sull'età ed evitando determinati mesi per il parto". Molto presto le tre età sudcoreane saranno soltanto un ricordo.

E alla domanda "quanti anni hai?", in Corea del Sud, tutti risponderanno finalmente allo stesso modo.

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