Cronaca internazionale

DeSantis annuncia il ritiro dalle primarie repubblicane: "Trump avrà il mio appoggio"

Il governatore della Florida Ron DeSantis ha sospeso la sua campagna presidenziale come aspirante candidato del partito repubblicano alla vigilia delle primarie del New Hampshire

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Ron DeSantis si è ritirato dalla corsa alle primarie repubblicane per la scelta del candidato alla presidenza degli Usa. Il governatore della Florida ha annunciato che appoggerà l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump nelle elezioni presidenziali di novembre. La corsa di DeSantis si è interrotta dopo uno scoraggiante secondo posto raggiunto nei caucus dello Iowa, uno Stato in cui lui e i suoi alleati avevano investito milioni di dollari in un aggressivo sforzo per ottenere la vittoria. Soffiatagli, invece, dallo stesso Trump.

Ritiro a sorpresa

DeSantis ha spiegato la sua decisione in un video messaggio pubblicato sui suoi canali social. "Sono orgoglioso di aver mantenuto il 100% delle mie promesse e non mi fermerò ora. Per me è chiaro che la maggioranza degli elettori delle primarie repubblicane vuole dare un'altra possibilità a Donald Trump", ha dichiarato il diretto interessato ricordando di aver avuto vari disaccordi con l'ex presidente Usa, ma ammettendo che "Trump è superiore all'attuale presidente in carica Joe Biden. Questo è chiaro".

Inserito qualche mese fa come il principale avversario di Trump, Ron DeSantis, nei sondaggi d'opinione all'inizio del 2023 veniva talvolta pronosticato addirittura come il vincitore contro The Donald per la nomina repubblicana. Il suo ritiro apre così la strada al duello tra Donald Trump, favorito nei sondaggi, e la sua ex ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Nikki Haley. Il vincitore affronterà a novembre l'attuale inquilino della Casa Bianca, Joe Biden.

Cosa succede adesso

Nelle prime primarie repubblicane in Iowa la scorsa settimana, Donald Trump ha ricevuto più del 50% dei voti. Il governatore della Florida è arrivato secondo, molto indietro, con il 21% dei consensi. "Ho firmato un impegno a sostenere il candidato repubblicano e onorerò quell'impegno. Ha il mio appoggio, perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana di un tempo o alla forma riconfezionata di corporativismo riscaldato che Nikki Haley rappresenta", ha quindi dichiarato DeSantis.

"Dopo il nostro secondo posto (alle primarie) in Iowa, abbiamo pregato e deciso quale via seguire", ha annunciato ancora. "Se potessi fare qualcosa per produrre un risultato favorevole, lo farei. Ma non posso chiedere ai nostri sostenitori di offrire volontariamente il loro tempo e donare le loro risorse. Non abbiamo una strada chiara verso la vittoria. Di conseguenza, oggi sospendo la mia campagna", ha quindi concluso il governatore della Florida.

Chi è Ron DeSantis

Ma chi è davvero Ron DeSantis? Rieletto governatore della Florida con percentuali di voto da record, il 45enne repubblicano, di origine italiana sia da parte di madre che da parte di padre, aveva lanciato ufficialmente la sua campagna per la Casa Bianca nel maggio del 2023, con la promessa di replicare a livello nazionale la battaglia contro liberal, gay e in generale tutto quello che la destra bolla come woke condotta in Florida.

Grande oppositore delle misure anti Covid e chiusure adottate durante la pandemia, per tutta la scorsa estate DeSantis è apparso come l'avversario più temibile per il tycoon, che infatti lo ha subito preso come bersaglio dei suoi attacchi. Sempre secondo, ma a distanza di diverse decine di punti da Trump, nei sondaggi, il repubblicano però negli ultimi tempi era apparso sempre meno come una vera alternativa all'ex presidente, anche perché punta alla sua stessa base elettore estremista ed orientata all'ideologia Maga.

Prima di essere eletto governatore della Florida nel 2018, allora con l'entusiastico sostegno dell'allora presidente Trump, DeSantis è stato deputato dal 2013 alla Camera e uno dei membri fondatori del Freedom Caucus, la fazione di estrema destra del partito repubblicano. Cresciuto in Florida, si è laureato in Giurisprudenza a Yale ed ha servito in Marina come avvocato militare.

E nei mesi scorsi ha suscitato polemiche il lavoro che ha svolto con i detenuti del campo di prigionia di Guantanamo.

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