"Diedero inizio a una nuova alba". Meloni ricorda l'anniversario della caduta del muro di Berlino

Trentasei anni fa il coraggio e la voglia di libertà di chi per anni aveva vissuto sotto il giogo comunista ha scritto la storia: "Ricordiamo chi ha sofferto, chi ha sperato, chi ha avuto il coraggio di credere che il mondo potesse cambiare"

"Diedero inizio a una nuova alba". Meloni ricorda l'anniversario della caduta del muro di Berlino
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Il 9 novembre 1989 l'Europa iniziava il suo percorso di unificazione e per la prima volta si è sentita davvero unita. Alle 22.45, le guardie di confine di Berlino, colte di sorpresa e sopraffatte dalla folla crescente e pacifica che premeva contro le barriere, non ricevettero istruzioni chiare su come comportarsi. Il comandante del posto di blocco di Bornholmer Straße, Harald Jäger, per evitare spargimenti di sangue, prese la decisione storica e rischiosa di aprire la barriera: è l'inizio del crollo del muro di Berlino. Tutto è iniziato da un errore di comunicazione, perché nel pomeriggio del 9 novembre, Günter Schabowski, un membro del Politbüro della Germania Est, annunciò per errore che le nuove norme sui viaggi (che avrebbero permesso ai cittadini della Germania Est di andare all'estero) sarebbero entrate in vigore "immediatamente, senza indugio". Ma era previsto che sarebbero state attive dal giorno successivo. I telegiornali diedero la notizia e la popolazione si ammassò ai check point, immagini che sono entrate nella storia.

"Il 9 novembre 1989, giorno della caduta del Muro di Berlino, non rappresenta solo l’abbattimento di un muro che per anni aveva diviso la Germania in due sotto la morsa del comunismo, segnando profondamente l’Europa e il mondo intero, ma racconta anche il momento in cui migliaia di persone, unite e legate dallo stesso desiderio, avevano dato inizio a una nuova alba e a un nuovo giorno con la riconquista della libertà, della speranza e della democrazia", ha dichiarato Giorgia Meloni in un intervento social condiviso per ricordare quegli eventi. Per quanto accaduto a Berlino, che ha poi scatenato l'effetto domino in tutta l'Europa dell'Est, il presidente del Consiglio ha sottolineato che "per ricordare tutto questo, la Repubblica Italiana ha scelto di dedicare il 9 novembre al 'Giorno della Libertà', istituito con la legge del 15 aprile 2005, n.61".

In questo giorno, ha concluso Meloni, "ricordiamo chi ha sofferto, chi ha sperato, chi ha avuto il coraggio di credere che il mondo potesse cambiare. E rinnoviamo, insieme, quella stessa speranza e voglia di libertà". Alle 22:45 di quel 9 novembre, quei mattoni che crollarono sotto le picconate e la forza dei tedeschi, furono la prima pagina di una storia che ancora si sta scrivendo: da un errore e da un atto di coraggio a Bornholmer Straße, l'Europa si rese conto che la libertà non è un dono da chiedere, ma un diritto da esigere.

Le immagini di quei giovani e giovanissimi che per la prima volta si affacciavano a Berlino Ovest, delle famiglie che si riunivano, rimbalzarono rapidamente sulle tv di tutto il mondo e non furono pochi quelli che, nelle loro case, si commossero capendo la potenza di quanto stava accadendo a Berlino. Quei mattoni abbattuti in una notte di novembre, quindi, non sono solo un ricordo, ma un mandato continuo per ogni generazione: quello di difendere la democrazia e la libertà in ogni angolo d'Europa.

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