Cronaca internazionale

"Diffonde contenuti illegali": l'ultimatum dell'Ue a Tik Tok su Israele

Anche la piattaforma Tik Tok starebbe diffondendo contenuti fuorvianti e molto pericolosi per i giovanissimi in merito al conflitto in Israele: ecco le dure parole di Thierry Breton nei confronti dell'Ad Shou Zi Chew e l'invito a rispondere entro 24 ore

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"Diffonde contenuti illegali": l'attacco dell'Ue a Tik Tok su Israele

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Esattamente come accaduto per il social di Elon Musk, X, adesso è il turno di Tik Tok che è finito sotto la lente d'ingrandimento dell'Unione Europea (Ue) che accusa la piattaforma social di "diffondere contenuti illegali" dopo l'attacco di Hamas contro Israele oltre a "contenuti potenzialmente pericolosi per la vita" già discussi a gennaio. Una lettera pubblicata e firmata dal Commissario europeo per il Mercato Interno, Thierry Breton, si rivolge all'amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, invitandolo a rispondere entro 24 ore.

Il contenuto della lettera

"Caro Mister Chew", scrive Breton, dallo scoppio della guerra ci sono indicazioni secondo cui il social utilizzato soprattutto dai giovanissimi sia fonte di fake news e disinformazione nell'Ue. Il primo monito che gli lancia riguarda la legge sui contenuti digitali che "stabiliscce obblighi molto precisi in materia di moderazione dei contenuti". Da questo momento Breton elenca tre punti fondamentali: il primo riguarda l'uso, come detto, di giovanissimi, adolescenti e minorenni per cui "avete l'obbligo di proteggerli dai contenuti violenti che raffigurano la presa di ostaggi e da altri video espliciti che circolano ampiamente sulla vostra piattaforma senza adeguate garanze", si legge sul testo pubblicato su X da una corrispondente del The Guardian.

Il secondo punto riguarda le segnalazioni da parte della stessa Ue: "Quando ricevi notifiche di contenuti illegali devi essere tempestivo, diligente e obiettivo nell'agire e rimuovere il contenuto pertinente quando giustificato", incalza Breton nei confronti di Zi Chew. La sottolineatura deriva dal fatto che sono state centinaia (se non di più) le segnalazione che l'Ue ha ricevuto su contenuti potenzialmente illegali che continuano a circolare su Tik Tok nonostante le segnalazioni da parte delle autorità.

No alla propaganda terroristica

Il terzo aspetto messo in luce nella lettera riguarda le contromisure da adottare affinché siano efficaci per arginare il problema che comportano rischi per la sicurezza pubblica. I minori, in particolar modo, dovrebbero ricevere notizie da fonti certe "adeguatamente differenziate dalla propaganda terroristica", sottolinea Breton, spiegando che appaiono fuorvianti e fuori di luogo i video riproposti più volte su festival e raduni di massa non correlati a quanto accade realmente a Israele. Queste informazioni sono ritenute "false e fuorvianti".

Dopo questo elenco, il Commissario Europeo ha invitato l'amministratore delegato di Tik Tok a "intensificare urgentemente i vostri sforzi e garantire che i vostri sistemi siano efficaci così da riferire al mio team sulle misure di crisi adottate". Vista l'urgenza, l'auspicio è che ci possa essere un contatto con l'Europol "e che vi assicuriate di rispondere tempestivamente alle loro richieste", aggiunge.

Alla fine della lettera ricorda anche l'attenzione su quei contenuti ritenuti "pericolosi per la vita" discussi in precedenza e che la risposta dovrà essere tempestiva, accurata e completa "entro le prossime 24 ore", altrimenti si rischiano importanti sanzioni e provvedimenti.

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