
Non ci sono novità nel caso di Michele Noschese, il dj italiano morto a Ibiza in circostanze ancora sospette noto come Dj Godzi. A seguito della richiesta del padre, ex primario del pronto soccorso del Cardarelli, sono state eseguiti ulteriori accertamenti in particolare tac total body e risonanza magnetica ma non sono emersi segni di violenza sul corpo del dj. La causa, come si legge in un comunicato della Guardia Civil, sarebbe la "continua assunzione di droga". Ma gli accertamenti comunque vanno avanti e anche le indagini per capire cosa sia potuto accadere, ma nel frattempo il Corriere della sera ha pubblicato un video registrato da alcuni testimoni sabato mattina in cui sarebbe stata ripresa un'aggressione presunta di Noschese ai danni di un anziano vicino.
"Mi sono svegliata alle otto del mattino per dei rumori e delle urla e quando sono uscita in giardino ho visto che c'erano circa quindici persone che gridavano, e poi ho visto che Michele si era intrufolato nel balcone del suo vicino, un uomo di 82 anni, e lo stava scuotendo. Non so se fosse in preda a un attacco psicotico, se fosse sotto l'effetto di droghe o cosa gli fosse successo", ha raccontato una donna che vive nello stesso comprensorio a El Diario de Ibiza. La donna si sarebbe poi rivolta agli amici, chiedendo loro di fermarlo, ma loro le avrebbero risposto: "È pazzo, è impossibile". Altri testimoni hanno raccontato di aver visto una ragazza sui 25 anni di origine sudamericana mentre veniva inseguita da Noschese e che, per scappare, ha anche scavalcato il muretto di un balcone per raggiungere il vicino. La donna pare fosse a casa di Noschese da circa 3 giorni e altre persone hanno riferito che l'uomo avrebbe anche avuto "una violenta discussione con due individui".
Raffaele Ricco, il migliore amico di Noschese, è stato interrogato dalla Guardia Civil e ha confermato quanto già aveva raccontato al Corriere della sera: "Lo hanno ammanettato a mani e piedi, ansimava. L’ho visto esalare l’ultimo respiro". Giuseppe Noschese, padre del dj, ha riferito all'Ansa di non avere "ancora dati sufficienti sulla refertazione della tac e dei nuovi esami che sono stati effettuati nella notte. Ci vorranno ancora un paio di giorni. Ma poi riporterò Michele a casa a Napoli, domenica. La salma è stata liberata, domani è prevista la cremazione. Mia moglie Daniela e l'altro mio figlio Giampiero come me sono straziati".
L'uomo ha anche dubbi sulla ricostruzione della Guardia Civil: "Mio figlio consumatore abituale di stupefacenti? E come fa a dirlo la Guardia civil? Voglio vedere le denunce a carico di mio figlio esistenti al riguardo. Ho la massima e totale fiducia nella magistratura spagnola e attendo con grande serenità i referti ufficiali e i risultati dell'inchiesta".