"Fanc... Hamas". E il blogger finisce in manette per un post contro i terroristi

L'inglese Pete North è finito in manette per un'immagine contro i pro Pal pubblicata lo scorso 5 agosto: ecco cos'è successo

"Fanc... Hamas". E il blogger finisce in manette per un post contro i terroristi
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Qualcuno ha citato Orwell, qualcun altro la Stasi. Una cosa è certa: nel Regno Unito si rischia grosso anche per un semplice post sui social. Ne sa qualcosa Pete North, blogger di 47 anni finito in manette per aver pubblicato online un’immagine con la scritta “F--- Hamas”, ossia “fanc… Hamas”, e altri attacchi ai manifestanti pro Pal. Inaccettabile secondo le autorità britanniche.

Come ricostruito dallo stesso North, affetto da autismo e sindrome di Tourette, la polizia del North Yorkshire si è presentata nella sua abitazione di Easingwold verso le 21.30 di giovedì scorso. Il motivo? Aver incitato all’odio razziale con il suo post su X. Il 47enne ha ripreso l’accaduto e ha successivamente pubblicato il video che mostra gli agenti mentre gli chiedono di seguirlo nel penitenziario di Harrogate per aver violato l’ormai nota sezione 19 della legge sull’ordine pubblico, che si riferisce alla pubblicazione o distribuzione di "materiale scritto minaccioso o offensivo" e che "fomenta l'odio razziale". North é stato successivamente rilasciato su cauzione fino al prossimo 21 dicembre.

"Sono fermamente convinto che le vignette e i meme politici che pubblico sui social media non siano affari della polizia" le parole del blogger al Telegraph. Il post in questione raffigurava una bandiera palestinese con la scritta: "Fanc… la Palestina. Fanc… Hamas. Fanc… l'Islam. Volete protestare? Fanc… il paese musulmano e protestate". "Nessuno dovrebbe essere indagato dalla polizia per aver pubblicato meme su Twitter” ha aggiunto l’uomo: "Sarà interessante vedere se mi incrimineranno. Non credo che lo faranno, ma non credo che gli importi, perché lo scopo di questa operazione non è ottenere condanne. È terrorizzare persone come me, spingendole a pensarci due volte prima di pubblicare meme controversi”.

Un caso che si inserisce nella lunga serie di controversie sulla libertà di parola basate sulla "giustizia a due livelli" che coinvolgono la polizia.

La vicenda presenta parallelismi con il caso di Lucy Connolly, che ha trascorso più di un anno in prigione per aver pubblicato un tweet che incitava all'odio razziale in seguito agli omicidi di Southport dell'anno scorso. O ancora, a inizio settembre, Graham Linehan, il commediografo irlandese, è stato arrestato da cinque agenti armati all'aeroporto di Heathrow per i commenti che aveva pubblicato su X su un'attivista transgender.

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