"Divieto dell'abaya a scuola". E' fuori legge per il Consiglio di Stato francese

Clima di altissima tensione a Parigi: respinto il ricorso presentato da un'associazione musulmana, prosegue la "resistenza" islamica

"Divieto dell'abaya a scuola". E' fuori legge per il Consiglio di Stato francese
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"Il divieto di questo indumento non costituisce un attacco grave e manifestamente illegale a una libertà fondamentale": con queste parole il Consiglio di Stato francese ha approvato il divieto di indossare nelle scuole la abaya, la tunica utilizzata da molte allieve musulmane che copre quasi interamente il corpo. Una misura che ha scatenato diverse polemiche, tra le proteste feroci della comunità islamica. Nonostante tutto ciò, il presidente Emmanuel Macron ha tenuto la barra dritta, difendendo il provvedimento a spada tratta.

Francia, confermato il divieto dell'abaya a scuola

Il Consiglio di Stato transalpino ha respinto il ricorso presentato qualche giorno fa dall'associazione Action Droits des Musulmans (ADM). L'uso dell'abaya"si iscrive in un logica di affermazione religiosa" secondo i giudici e il suo divieto "non rappresenta un oltraggio grave e chiaramente illegale al diritto e al rispetto della vita privata, alla libertà di culto, al diritto all'istruzione e al rispetto dell'interesse superiore dei minori o al principio di non discriminazione".

Tra i primi commenti quello del ministro Gabriel Attal:"Il parere del Consiglio di Stato è una decisione importante per la scuola della nostra repubblica". Il titolare dell'istruzione ha aggiunto:"La vocazione della scuola è quella di accogliere tutti gli studenti, con gli stessi diritti e gli stessi doveri, senza discriminazioni o stigmatizzazioni. Questa promessa è al centro del nostro patto repubblicano". È grande, invece, la rabbia dell'associazione musulmana, l'avvocato Vincent Bregarth ha criticato quella che ha definito"una decisione con poche motivazioni dopo un'udienza di quasi due ore" e che "si accontenta di adottare la posizione del governo".

Come riportato da Le Parisien, per l'associazione islamica il divieto di indossare l'abaya viola i diritti dei bambini perchè "prende di mira principalmente i bambini musulmani, creando il rischio di profilazione etnica nelle scuole": "La restrizione rischia di minare i loro diritti sociali, culturali ed educativi fondamentali". Nel ricorso, ADM aveva anche posto l'accento sul divieto "formulato in modo vago e ampio", denunciando "l'ingiustificata interferenza nell'esercizio del culto musulmano", considerata "un attacco grave e illegale alla libertà di culto".

Consigliato alle giovani musulmane direttamente dai religiosi radicali, l'abaya non nasce come abito religioso ma nell'ultimo periodo è

diventato quasi un simbolo islamista. Mercoledì - primo giorno di scuola per i francesi - 298 studentesse musulmane hanno sfidato il bando e 67 di loro non hanno ceduto all'intimazione di rinunciarci, preferendo tornare a casa.

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