Cronaca internazionale

Francia, l’aborto diventa un diritto costituzionale: è il primo caso al mondo

Il via libera è arrivato con 780 voti favorevoli e 72 contrari. Il premeir Attal: "Abbiamo un debito morale"

Francia, l’aborto diventa un diritto costituzionale: è il primo caso al mondo

Ascolta ora: "Francia, l’aborto diventa un diritto costituzionale: è il primo caso al mondo"

Francia, l’aborto diventa un diritto costituzionale: è il primo caso al mondo

00:00 / 00:00
100 %

Il Parlamento francese ha approvato il disegno di legge che sancisce l’inserimento del diritto di aborto nella Costituzione. Il via libera è arrivato con 780 voti favorevoli (ne bastavano 555, ndr) e 72 contrari e si tratta di un risultato storico: su tratta infatti del primo caso al mondo. Entrambi i rami del Parlamento, l'Assemblea Nazionale e il Senato, hanno già adottato un disegno di legge che modifica l'articolo 34 della Costituzione transalpina per garantire il diritto della donna a interrompere volontariamente la gravidanza. "Orgoglio francese, messaggio universale", le parole del presidente Emmanuel Macron:"Celebriamo insieme l'ingresso di una nuova libertà garantita nella Costituzione con la prima cerimonia di sigillatura della nostra storia aperta al pubblico. Ci vediamo l'8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna".

Il dibattito delle ultime ore è stato piuttosto rovente, complice la presa di posizione del Vaticano. Il primo ministro francese Gabriel Attal ha motivato l’appoggio al disegno di legge parlando di“un debito morale” nei confronti di tutte le donne che hanno "sofferto nella loro carne" a causa di aborti illegali. Un voto che “passerà alla storia”, ha aggiunto, citando la lunga marcia delle attiviste che ha portato alla depenalizzazione dell'interruzione di gravidanza nel lontano 1975: “È un passo decisivo a favore dell'uguaglianza tra uomini e donne. Siamo ancora lontani dalla fine del percorso, ma a poco a poco ci stiamo avvicinando. Tutte le libertà sono fragili. E quando si vuole attentare alla libertà di un popolo, si comincia col limitare quella delle donne".

Il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione consente di scalare“una parte del muro dell'uguaglianza, ma la scalata è lunga e faticosa e basta una sola caduta per tornare indietro”, il giudizio della dell'Assemblea nazionale Yael Braun-Pivot. Voto favorevole anche da parte di Marine Le Pen: "Voteremo questa costituzionalizzazione, perchè non ci pone alcun problema, ma non ci sono pericoli e non possiamo parlare di una giornata storica, ma solo di una giornata strumentalizzata per la gloria del presidente Emmanuel Macron". Ma, come anticipato, le polemiche non sono mancate.

Il Vaticano ha stroncato senza mezzi termini quanto sancito da Parigi.“Proprio nell'epoca dei diritti umani universali, non può esserci un 'dirittò a sopprimere una vita umana", il j’accuse della Pontificia Accademia per la Vita: “L’aborto, che rimane un attentato alla vita fin dall'inizio, non può essere visto esclusivamente nella prospettiva dei diritti delle donne. Si rammarica che il dibattito avviato non abbia menzionato le misure di sostegno per coloro che vorrebbero tenere il proprio figlio".

La tutela della vita deve rappresentare la priorità assoluta, si legge ancora nella nota: “Per la Chiesa cattolica la difesa della vita non è un'ideologia, è una realtà, una realtà umana che coinvolge tutti i cristiani, proprio perché cristiani e perché umani”.

Commenti