Cronaca internazionale

Un uomo trans incinta: bufera sulla rivista di moda

L'ultima trovata iper-progressista apparsa sul periodico britannico ha scatenato grandi polemiche in rete. E spuntano le prime campagne di boicottaggio

Un uomo trans incinta: bufera sulla rivista di moda

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Con l'arrivo del Pride Month si sono moltiplicate le iniziative dedicate al mondo arcobaleno. Molte società hanno deciso di avviare partnership con punti di riferimento del mondo Lgbt alla ricerca di nuovi segmenti di mercato. Anche diversi media hanno deciso di celebrare la ricorrenza, ma non mancano le polemiche. È il caso del magazine femminile Glamour UK, che ha dedicato la copertina digitale del mese a un uomo trans incinto: parliamo dell'attivista, scrittore e influencer Logan Brown, reduce dal percorso di transizione da donna a uomo nonchè in dolce attesa.

"Sono un uomo trans incinto ed esisto, quindi non importa quello che qualcuno dice, sono letteralmente una prova vivente", la testimonianza di Brown alla rivista, mentre è ritratto in topless, con un abito dipinto e il pancione in vista. Una copertina con l'obiettivo di "celebrare l'alleanza tra donne (cisgender o meno) e persone trans attraverso le esperienze condivise, in particolare la gravidanza, l'assistenza sanitaria e il parto". L'intervista è stata realizzata due settimane prima del parto e ha acceso i riflettori sul percorso medico in quanto uomo trans.

L'attivista ha denunciato le critiche ricevute da molti utenti social per aver raccontato la gravidanza passo per passo, ma sia lui che la compagna Bailey J Mills - drag queen performer e star di TikTok - hanno tirato dritto. Brown ha denunciato offese e insulti, difendendo a spada tratta le sue scelte, e ha anche annunciato di voler realizzare un libro per bambini e - naturalmente - un'autobiografia per raccontare la gravidanza così da "offrire una risorsa alle altre persone trans". "Avere un bambino con una relazione queer è la migliore sensazione di sempre", uno dei passaggi dell'intervista a Glamour UK in cui si è lamentato di non aver ricevuto sufficienti attenzioni: "Il personale ha commesso un errore di genere e nessuno si è voltato verso di me e mi ha detto: 'Stai bene?'. Nessuno mi ha chiesto come ci si sente ad essere un uomo trans incinto". E ancora, ha posto l'accento sulla necessità di "un supporto per la salute mentale".

La copertina di Glamour UK non è passata inosservata. Sui social network molti hanno puntato il dito contro la deriva iper-progressista tipica di quest'epoca dominata dall'ideologia woke, e non mancano gli appelli a boicottare il magazine femminile. C'è addirittura chi invoca il "trattamento Bud Light", in riferimento al marchio di birra che ha perso miliardi di dollari dopo aver avviato una collaborazione con l'influencer trans Dylan Mulvaney. Ecco una carrellata di critiche comparse in rete nelle ultime ore:"Prova vivente di cosa? Logan è una donna biologica che è rimasta incinta, come fanno centinaia di donne biologiche ogni anno. Perchè viene presentata come un uomo che rimane incinto, il che è biologicamente impossibile?", "Ripetete ad alta voce con me: non esiste una cosa come un uomo incinto, non c'è mai stato e mai ci sarà", "Le donne fanno figli ogni giorno. Mettono al mondo i loro figli senza problemi e senza cercare attenzioni".

Ma difficilmente il dibattito si fermerà qui.

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