"Ha portato la figlia in Cina": cosa sappiamo della (possibile) erede di Kim

Kim Jong Un ha portato con sé la figlia tredicenne Kim Ju Ae in Cina alimentando le voci su una sua possibile successione al potere in Corea del Nord

"Ha portato la figlia in Cina": cosa sappiamo della (possibile) erede di Kim
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Nel corso del suo ultimo viaggio in Cina in occasione della parata del "giorno della vittoria", Kim Jong Un ha portato con sé la figlia Kim Ju Ae, alimentando così le speculazioni secondo cui l'adolescente potrebbe diventare, in futuro, la prima donna a governare la Corea del Nord. Dal 2022, la piccola Kim, 13 anni, ha spesso accompagnato il padre in una serie di eventi di primissimo piano, compresi test missilistici e incontri con alti funzionari. Nella sua prima trasferta all'estero è stata immortalata in alcune foto accanto al leader nordcoreano, appena sceso dal suo treno blindato nella stazione ferroviaria di Pechino, accolta da funzionari locali all'inizio del suo debutto sulla scena internazionale. Ma cosa sappiamo di Kim Ju Ae?

Rituale di "presentazione"

Secondo il New York Times il viaggio di Kim a Pechino, oltre che per incontrare Xi Jinping, Vladimir Putin e tanti altri leader, avrebbe avuto anche un altro scopo: presentare sua figlia come sua potenziale erede politica. Gli analisti sudcoreani ritengono che Kim la stia preparando a dovere anche se è molto difficile trarre conclusioni affrettate. Certo, il fatto che il presidente nordcoreano abbia portato Ju Ae nel suo primo viaggio in Cina in sei anni, per un importante incontro di leader internazionali, sarebbe per alcuni un nuovo significativo segnale del crescente status della ragazzina.

Yang Moo Jin, ex presidente dell'Università di studi nordcoreani con sede a Seul, ha spiegato che la ragazza stava eseguendo il rituale di "presentazione" alla leadership della Cina, l'alleato più importante della Corea del Nord. La scena alla stazione di Pechino "ha dimostrato che veniva trattata come la numero 2 della Corea del Nord non solo in patria, ma anche all'estero", ha aggiunto Cheong Seong Chang, esperto di Corea del Nord presso il Sejong Institute di Seul. "Portandola in Cina, Pyongyang sta inviando un forte segnale al mondo: lei sarà la sua erede", ha quindi puntualizzato lo stesso Chang.

Cosa sappiamo di Kim Ju Ae

Il Guardian ritiene che Ju Ae - nome ed età mai confermate pubblicamente - non sia estranea alla ribalta, avendo accompagnato Kim in numerosi incarichi ufficiali in patria, tra cui i lanci di prova di missili balistici e, più di recente, l'apertura di Wonsan Kalma, un resort sulla costa orientale del Paese. Se, come credono molti analisti, Ju Ae sia davvero la persona designata a succedere al padre, diventerebbe il quarto membro della famiglia Kim a governare la Repubblica Popolare Democratica di Corea da quando fu fondata dal suo bisnonno, Kim Il Sung, nel 1948.

Identificata per la prima volta dall'ex stella dell'NBA Dennis Rodman, un amico del leader nordcoreano che ha affermato di aver tenuto in braccio la sua bambina durante una visita a Pyongyang nel 2013, Ju Ae non ha mai parlato in pubblico, ma è diventata una presenza quasi permanente nell'entourage del padre, insieme alla sua influente sorella e confidente, Kim Yo Jong. Secondo un rapporto del 2017 dei servizi segreti sudcoreani, Kim e sua moglie, Ri Sol Ju, hanno tre figli: un maschio nato nel 2010, una femmina nata nel 2013 che si ritiene si chiami Ju Ae e, nel 2017, un bambino il cui sesso non è stato confermato.

A Pechino una sorridente Ju Ae, vestita con un abito blu navy, è stata vista in piedi dietro al padre mentre scendeva dal treno dopo un viaggio notturno da Pyongyang, all'inizio del loro primo viaggio all'estero insieme.

Nel 2024, l'agenzia di intelligence sudcoreana dichiarò di ritenere che la ragazzina si stesse preparando ad assumere la guida del Paese, sebbene non sia chiaro come e quando ciò possa accadere. I futuri leader, tra cui Kim Jong Un, di solito si fanno strada nella struttura di potere nazionale ricoprendo diverse posizioni di rilievo in preparazione alla carica di capo di Stato.

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