Cronaca internazionale

"Ha tradito sua missione". Musk fa causa a OpenAI

A sei anni dalla sua uscita dalla società, mister Tesla ha intentato causa alla Corte Superiore di San Francisco per violazione del contratto

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Elon Musk contro OpenAI e il suo Ceo Sam Altman. Mister Tesla ha fatto causa alla società di ricerca sull’intelligenza artificiale – produttrice di ChatGPT e supportata da Microsoft – per aver tradito la sua missione. Secondo il visionario imprenditore, che è stato tra i fondatori nel 2015, l’alleanza con il colosso dell’informatica avrebbe comportato l'abbandono da parte di OpenAI della missione fondativa di sviluppare l'intelligenza artificiale"a beneficio dell'umanità in generale".

Come riportato dalla CNN, giovedì Musk ha intentato causa alla Corte Superiore di San Francisco per violazione del contratto, violazione del dovere fiduciario e pratiche commerciali sleali. Il miliardario ha chiesto che la società, Altman e il co-fondatore Greg Brockman ripaghino i profitti ricevuti dall’azienda, nonché un'ingiunzione per impedire a chiunque, inclusa la stessa Microsoft, di beneficiare della tecnologia OpenAI.

Musk ha affermato di aver chiuso un accordo nel 2015 per fare sì che la società di AI restasse un'organizzazione no-profit che avrebbe sviluppato tecnologia a beneficio dell'umanità. Il problema per mister Tesla è legato allo stretto rapporto con Microsoft. A causa di questo patto, OpenAI e i suoi vertici avrebbero bruciato l’accordo e starebbero snaturando la missione dell’azienda: “OpenAI è stata trasformata in una filiale di fatto closed source della più grande azienda tecnologica al mondo: Microsoft”, si legge nel documento depositato alla Corte Superiore di San Francisco. Nel 2019 Altman, Brockman insieme a Ilya Sutskever hanno dato vita OpenAI LP, un’entità a scopo di lucro che esiste all’interno della struttura dell’azienda più ampia. Quella società ha portato OpenAI a una valutazione di 90 miliardi di dollari in pochi anni.

Sebbene Microsoft – che ha investito miliardi di dollari in OpenAI e che ha una stretta collaborazione con la startup – non sia nominata come imputata nella causa, il colosso della tecnologia appare sessantotto volte nella denuncia. Gran parte della causa mette in discussione l’apparente influenza di Microsoft su OpenAI e la posizione economica di Microsoft. Ricordiamo che Musk aveva già minacciato di citare in giudizio Microsoft accusandola di aver rubato contenuti da X, ex Twitter, per “addestrare” i suoi strumenti di intelligenza artificiale. Dopo il suo addio a OpenAI, l’imprenditore sudafricano ha fondato la sua società di intelligenza artificiale, xAI.

Seguiranno aggiornamenti, Musk è pronto alla battaglia legale.

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