
Tutto il mondo occidentale la amava. Era la più desiderata, piena di talento anche se non sempre i contemporanei lo notavano, cantava nei film con una voce da bambina. Ma dietro un’esistenza che pareva patinata, l’attrice Marilyn Monroe celava grandi dolori. La sua vita si è fermata a 36 anni, e oggi si sa quasi tutto quello che è accaduto, ma non sono mancate nel tempo le teorie del complotto.
La storia e la carriera di Marilyn Monroe
Classe 1926, la madre di Marilyn Monroe si chiamava Gladys Pearl Monroe: chiamò la figlia Norma Jeane Mortenson Baker, con i cognomi dei due precedenti mariti, ma il padre era un collega della donna del quale si seppe solo nel 2022 e che non ha mai riconosciuto la figlia. Gladys aveva problemi di salute, per cui Marilyn venne data in affidamento più volte, subendo anche molestie sessuali nelle famiglie in cui trovava temporaneamente poca ospitalità.
Giovanissima conobbe James Dougherty, con il quale si sposò nel 1941. Rimase con lui fino al 1946, poi fu sposata con l’asso del baseball Joe DiMaggio dal 1954 al 1955, e in seguito con lo scrittore Arthur Miller dal 1956 al 1961. Le furono attribuite numerose relazioni, alcune confermate altre no: tra le più celebri quelle con entrambi i fratelli Kennedy, ossia il presidente John F. Kennedy e il senatore Robert Kennedy, ma anche con la collega Joan Crawford.
La sua carriera cinematografica iniziò nel 1947 e, dopo un anno di gavetta, nel 1948 girò il suo primo film da protagonista: Orchidea bionda. Fino alla morte si contano 28 pellicole, compresa l’ultima incompleta - il ruolo andò poi a Doris Day con un titolo differente - Something’s Got To Give. Tra i titoli più noti ci sono: Giungla d’asfalto, Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde, Come sposare un milionario, Quando la moglie è in vacanza, Il principe e la ballerina, A qualcuno piace caldo e Gli spostati. Su quest’ultimo set i suoi problemi di salute si fecero più pressanti, tra ritardi e assenze.
Marilyn soffriva di endometriosi e forse anche di poliabortività: sicuramente ebbe un aborto spontaneo mentre era sposata con Miller, ma si annovera nella sua vita anche un’interruzione volontaria di gravidanza. Si stima abbia avuto 12 aborti, ma l’attrice stessa ne citava 14. Stress, un desiderio negato di maternità, la paura del palcoscenico e un bisogno di perfezionismo, forse erano alla base di questi problemi di salute, tra cui periodi di depressione e difficoltà a dormire, che la portarono ad assumere psicofarmaci.
La morte improvvisa
La notte tra il 4 e il 5 agosto 1962 l’attrice venne trovata completamente nuda e morta nel suo letto. Aveva assunto dosi massicce di cloralio idrato e forse, stando alla scena del crimine, aveva anche provato a cercare aiuto senza riuscirci: la postura del corpo suggeriva che avesse cercato di raggiungere il telefono. Ci fu chi parlò di suicidio, ma con tutta probabilità fu un incidente, un’overdose accidentale di barbiturici.
“Un flacone vuoto trovato tra diversi medicinali accanto al suo letto conteneva 50 capsule di Nembutal. La prescrizione era stata emessa solo due o tre giorni prima e le capsule dovevano essere assunte in dosi di una a notte”, recita l’articolo del Los Angeles Times che ne annunciava la morte il giorno dopo.
La teoria del complotto
Esiste una teoria del complotto sulla morte di Marilyn Monroe, ovvero che non si sia trattato di un incidente, bensì di un omicidio. Forse è qualcosa di più di una teoria del complotto: pare ci credesse anche lo scrittore Truman Capote, che era stato destinatario di una lettera in cui l’attrice affermava di sentirsi osservata.
Di solito l’ipotesi dell’omicidio viene correlata alla conoscenza di Marilyn con i Kennedy: secondo alcuni avrebbe conosciuto segreti importanti, per cui la mafia o
la Cia l’avrebbero eliminata. Ma non ci sono prove su questo e a tutt’oggi, anche se continuano a uscire interessanti pubblicazioni sul caso, l’ipotesi più accreditata è quella dell’overdose accidentale.