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Ingerisce sfere d'argento per un video social: la tragica fine di un bimbo di otto anni

Nel Regno Unito, un bambino di 8 anni è morto dopo aver ingerito dieci calamite d'argento. Il giovanissimo, che non ha informato nessuno del suo intento, lo avrebbe fatto per incrementare il numero di followers sui suoi canali social

Ingerisce sfere d'argento per un video social: la tragica fine di un bimbo di otto anni
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Ha ingoiato dieci magneti, a quanto pare per girare un video da pubblicare sui social network. Un "gioco" folle, che si è rivelato fatale: le piccole sfere magnetiche gli hanno perforato a quanto sembra l'intestino tenue, portandolo alla morte. Protagonista della drammatica vicenda che arriva dal Regno Unito (da Harrogate, per la precisione) è un bambino di 8 anni, Rhys Millum, per una vicenda riportata nelle scorse ore dal quotidiano britannico Daily Mail. Secondo quanto ricostruito, tutto sarebbe iniziato quando il giovanissimo, per aumentare i propri followers sui suoi canali social, avrebbe ingoiato una decina di calamite sferiche d'argento, di 3 mm di diametro. Piccoli oggetti che hanno poi formato una fila di 3 cm nel suo organo interno. Il bambino non aveva detto a nessuno del suo intento: la verità è emersa solo dopo la sua dipartita, quando è stato sottoposto ad una Tac completa ed approfondita che ha rivelato i corpi estranei ingeriti.

Nel frattempo, la polizia aveva a quanto pare trovato un video fra Rhys e il fratello, nel quale il ragazzino discuteva di come aumentare il proprio seguito sui social, anche compiendo azioni "un po' spericolate...come bere salsa piccante". La storia, che risale all'autunno del 2022, è stata resa nota solo adesso. Al tabloid inglese, la madre del giovane ha raccontato di averlo portato in ospedale un giorno in cui lo aveva visto urlare, piegato in due dal dolore a causa dei magneti ingoiati. Un particolare del quale la donna non era a conoscenza, come detto. Una volta giunto al nosocomio, gli vennero somministrati anti-dolorifici e farmaci anti-febbrili. E dopo una serie di esami all'addome ed aver trascorso un periodo in osservazione, i medici diedero il via libera alle sue dimissioni.

Rhys sembrava insomma ormai guarito, anche se appena tornato a casa avrebbe vomitato i dolci e il sushi che la madre gli aveva offerto durante il viaggio di ritorno. Altri campanelli d'allarme sarebbero poi suonati nei giorni seguenti: il bimbo faticava a mangiare e a bere, per quanto nel complesso le sue condizioni di salute apparissero buone. Fino a quando, una sera in cui si trovava con il padre, perse conoscenza dopo essersi accasciato improvvisamente su una sedia. L'uomo ha immediatamente allertato i soccorsi, mentre provava a rianimare il figlio.

I sanitari lo hanno quindi trasportato in ambulanza all'ospedale, ma già al suo arrivo presso il nosocomio locale fu colpito da un attacco cardiaco. Trasferito in terapia intensiva, nonostante i vari tentativi di rianimazione il bambino non riprese più conoscenza. E fu dichiarato morto la sera stessa.

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