Israele nella black list. E Netanyahu: "Onu nella lista nera della storia"

L'Onu ha aggiunto Israele alla "lista nera" che documenta le violazioni dei diritti dei bambini nei conflitti armati. Furia del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: "Decisione delirante"

Israele nella black list. E Netanyahu: "Onu nella lista nera della storia"
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Tensione diplomatica alle stelle tra l'Onu e Israele. Le Nazioni Unite hanno incluso lo Stato ebraico nella cosiddetta "lista nera" di Paesi ed entità accusate di minacciare la popolazione infantile nelle zone di guerra. L'elenco, allegato al rapporto annuale presentato dall’ufficio del Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, documenta le violazioni dei diritti dei bambini nei conflitti armati. La replica furente di Tel Aviv non si è fatta attendere, visto che Israele si è ritrovata nella stessa lista di Hamas. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di "decisione delirante" mentre il ministro degli Esteri, Israel Katz, ha affermato che questa mossa "avrà conseguenze per le relazioni di Israele con l'Onu".

La decisione dell'Onu

Per la prima volta in assoluto, ha scritto il Times of Israel, Israele e Hamas si sono ritrovati all'interno della stessa lista nera, unendosi a Russia, Isis, al-Qaeda, Boko Haram, Afghanistan, Iraq, Myanmar, Somalia, Yemen e Siria. Il capo dell'ufficio del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, Courtenay Rattray, ha chiamato l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, per informarlo che lo Stato ebraico sarà inserito nel prossimo report annuale al Consiglio di sicurezza quando verrà inviato entro poche settimane, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric.

Israele ha reagito con indignazione, inviando ai media un video di Erdan che rimprovera Rattray, presumibilmente all'altro capo del telefono. "Questa decisione immorale non farà altro che aiutare i terroristi e premiare Hamas", ha commentato lo stesso Erdan. "Chi deve essere inserito in una lista nera è il segretario generale, le cui decisioni, da quando è iniziata la guerra ed anche prima, incentiva i terroristi di Hamas ad usare i bambini", ha quindi aggiunto.

La rabbia di Netanyahu

Se per il portavoce del Presidente dell'Autorità Palestinese, Nabil Abu Rudeineh, la decisione dell'Onu di aggiungere l'esercito israeliano alla lista della vergogna dell'Onu di chi ha commesso violazioni contro i bambini è "un passo avanti nel ritenere Israele responsabile dei suoi crimini", Netanyahu non è ovviamente di questo avviso.

Il primo ministro israeliano ha reagito rilasciando dichiarazioni durissime. "Oggi l’Onu si è messa sulla lista nera della storia quando si è unita ai sostenitori degli assassini di Hamas. L’Idf è l’esercito più morale del mondo e nessuna decisione delirante da parte delle Nazioni Unite potrà cambiare questa situazione", ha affermato Netanyahu.

In rapporti degli anni scorsi vi erano stati capitoli dedicati al conflitto israelo-palestinese, in cui Israele veniva accusato di gravi violazioni nei confronti di bambini. Ma quest'anno è la prima volta che Israele viene inserito nell'allegato al rapporto in cui vengono "elencate le parti che non hanno adottato misure durante il periodo a cui si riferisce il rapporto per migliorare la protezione dei bambini".

"Ora Hamas continuerà ancora di più ad usare scuole ed ospedali perché questa vergognosa decisione del

segretario generale darà ad Hamas speranza di sopravvivere e estenderà solo il tempo della guerra e della sofferenza. Si vergogni", ha tuonato ancora l'ambasciatore israeliano all'Onu riferendosi alla mossa di Gutierres.

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