
“Svegliatevi”. Così Rula Jebreal ha iniziato l’ennesimo comizio anti-Israele. Un mix di accuse gravissime, ricostruzioni storiche ambigue e offese all’intero occidente. Incalzata da In Onda, il programma di approfondimento politico condotto in prima serata da Marianna Aprile e Luca Telese, l’opinionista si è scagliata contro il governo israeliano e l’intero Israele. Ecco cosa ha detto e quali sono state le parole che hanno letteralmente gelato lo studio di La7.
"Israele come il Sud Africa dell'apartheid? Magari, è peggio di Milosevic. Forse gli occidentali non si rendono conto, è ora di svegliarsi!", esordisce senza timore di smentita la Jebreal. Il paragone non solo è azzardato ma è gravissimo dal punto di vista storico: riprendere l’apartheid di allora e incollarlo all’attualità potrebbe essere quantomeno discutibile. Soprattutto se a farlo è una opinionista chiamata a commentare in prima serata i principali fatti di cronaca internazionale. Poi, a stretto giro, arrivano le accuse più gravi: "Ho amiche e studentesse a Gaza, non hanno assorbenti. Non sanno come gestire le mestruazioni, chiedono come sterilizzarsi. L'unico modo per lavarsi è il mare".
Ma non basta. La Jebreal è senza freni perfino sulle sanzioni a Francesca Albanese, l'inviata speciale delle Nazioni Unite sanzionata dagli Usa negli ultimi giorni. "Mi aspetto che chi denuncia il genocidio verrà deportato o censurato. Gli Stati Uniti sotto Trump hanno dichiarato guerra al diritto internazionale”, conclude il suo intervento.
Non è la prima volta che Jebreal tira in ballo Israele e, molto probabilmente, non sarà l’ultima.
Solo due giorni fa aveva accusato il governo israeliano di usare “bombe a frammentazione caricate con schegge per sventrare i corpi dei bimbi palestinesi, sono progettati per causare il massimo delle vittime: 20.000 uccisi. 27 bimbi uccisi ogni giorno, oltre al flusso costante di amputazioni sui bimbi feriti”.