
La giustizia britannica ha assolto in appello Hamit Coskun, l’attivista di origine turca noto per le sue posizioni critiche verso l’Islam. L’uomo, 51 anni, era stato condannato lo scorso giugno a una multa di 240 sterline per istigazione all’odio religioso e disturbo della quiete pubblica, dopo aver bruciato una copia del Corano a Londra, nei pressi del consolato turco a Knightsbridge. Durante il gesto aveva esclamato “fanc… l’islam” e “l’islam è una religione terroristica”. L’episodio, risalente a febbraio, aveva attirato l’attenzione dei media e suscitato reazioni contrastanti nell’opinione pubblica e nel dibattito politico. Coskun aveva fatto ricorso contro la sentenza della Westminster Magistrates’ Court, sostenendo di aver agito nell’esercizio del proprio diritto alla libertà di espressione.
Il tribunale d’appello della Southwark Crown Court gli ha dato ragione, stabilendo che il gesto - “per quanto disperatamente oltraggioso e irritante per tanti musulmani” - non costituisce reato in un sistema di tradizione democratico-liberale. Nelle motivazioni, il giudice ha ricordato che “il diritto di esprimere opinioni deve includere la possibilità di offendere, scioccare o disturbare” altre persone. Un video aveva mostrato Coskun essere aggredito da un uomo armato di coltello, identificato come Moussa Kadri, 59 anni, che avrebbe detto di voler “difendere la propria religione” dopo aver visto bruciare il Corano. Kadri era stato fermato dalla polizia e successivamente condannato per tentata aggressione, con pena detentiva sospesa.
Intercettato dai cronisti fuori dal tribunale, Coskun ha affermato di essersi trasferito in Gran Bretagna per "parlare liberamente dei pericoli dell'Islam radicale": "Voglio ringraziare la Free Speech Union, la National Secular Society, tutti i miei avvocati, i parlamentari che mi hanno sostenuto e i giudici per la decisione odierna – le sue parole riportate dal Telegraph –.
Sono rassicurato dal fatto che, nonostante i numerosi sviluppi preoccupanti, ora sarò libero di informare il pubblico britannico sulle mie convinzioni". Ricordiamo che le leggi sulla blasfemia sono state abolite nel 2008 in Inghilterra e in Galles e nel 2021 in Scozia.