Medaglie, uniformi per gli atleti e tecnologia: le Olimpiadi delle “prime volte” della Cina

La Repubblica popolare ha ottenuto 40 medaglie d’oro, pareggiando con gli Stati Uniti. Ha inoltre fornito i vestiti per gli atleti di 11 Paesi e spedito a Parigi 50 schermi Led per garantire un servizio di livestreaming

Medaglie, uniformi per gli atleti e tecnologia: le Olimpiadi delle “prime volte” della Cina
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Le Olimpiadi si sono chiuse con un successo per la Cina, che ha pareggiato con gli Stati Uniti per il maggior numero di medaglie d’oro ottenute durante i Giochi. I 40 primi posti conquistati durante le competizioni hanno segnato anche la miglior prestazione della Repubblica popolare in qualsiasi edizione dell’evento sportivo mondiale all’estero.

In particolare, degne di nota sono la vittoria di Zheng Qinwen contro la croata Donna Vekic, che l’ha resa la prima donna cinese a ottenere l’oro nel tennis singolo. Un risultato non da poco, considerando anche il fatto che l’atleta non era la favorita. Un’altra prima volta è stata conquistata anche da Zhang Zhizhen e Wang Xinyu, che hanno regalato al Paese l’argento nel doppio misto. Per quanto riguarda il pugilato, i rappresentanti della Repubblica popolare hanno ottenuto un totale di tre medaglie d’oro e due posizionamenti al secondo posto sul podio. Nella ginnastica ritmica, la Cina è diventata la prima nazione non europea a finire in cima alla classifica, superando Israele e Italia. Lo Stato asiatico ha conquistato anche il suo primo oro nella gara di duetto del nuoto artistico, dopo aver vinto la competizione a squadre alcuni giorni prima.

Al successo in ambito sportivo, si è affiancato anche quello commerciale. L’80% dei Phryge, la mascotte delle Olimpiadi, è stato prodotto in Cina dall’azienda Quanzhou Nanyang Arts & Crafts Co. Ltd. “Phryge è noto per la sua particolare postura eretta, con le sue gambe sottili che sostengono un corpo di grandi dimensioni, il che lo rende un design impegnativo nel processo di produzione”, ha spiegato il sales manager Jiang Lingyan. Il team di progettazione ha combinato due tipi di materiale in Pvc (cloruro di polivinile), in modo da creare un design in grado di resistere ai potenziali urti dovuti al trasporto su lunghe distanze. La Nanyang Arts & Crafts ha creato un totale di 200mila pezzi tra statuette in resina e portachiavi.

Per quanto riguarda gli abbigliamenti sportivi, il marchio cinese Peak ha collaborato con i comitati olimpici di 11 Paesi per vestire gli atleti. L’Azienda Anta, invece, si è occupata solo delle squadre della Repubblica popolare, producendo uniformi con materiali ecologici come nylon e poliestere riciclato. Una decisione, questa, che stando a quanto riportato da China Media Group avrebbe abbassato le emissioni di carbonio di oltre il 50%.

Il Paese asiatico ha anche collaborato con l’organizzazione dei Giochi dal punto di vista tecnologico, fornendo oltre 50 schermi Led che sono stati dislocati in tutta Parigi per offrire agli spettatori un servizio di livestreaming.

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