L'Ong tedesca torna in mare. "Grazie a chi ci ha dato 200mila euro"

Sea-Eye ha ricevuto oltre 199mila euro per la missione nel Mediterraneo di gennaio: 100mila provengono da una sovvenzione per l'alleanza United4Rescue

L'Ong tedesca torna in mare. "Grazie a chi ci ha dato 200mila euro"

Le Ong del mare sono delle organizzazioni capaci di armare navi di grandi dimensioni i cui costi, sia per la manutenzione che per la gestione sono molto alti. È difficile credere che riescano a finanziarsi esclusivamente attraverso le donazioni dei privati, anche perché sono numerose quelle che operano nel Mediterraneo centrale. Considerando che, come dichiarato solo poche settimane fa dalla Ong Humanity 1, una missione ha un costo approssimativo di circa 140 mila euro, il giro d'affari è evidente sia milionario. Nelle ultime settimane, tutte le Ong hanno lanciato appelli per ottenere finanziamenti, condividendo link a raccolte fondi e le coordinate bancarie in cui effettuare i versamenti. È di queste ore un tweet della Ong Sea-Eye, che arma l'omonima nave, in cui si annuncia di aver raccolto circa 200mila euro in pochi giorni, di cui 100mila euro provenienti da una sovvenzione per United4Rescue.

"La partenza di Sea-Eye 4 a gennaio è possibile solo attraverso le raccolte fondi dell'ultimo minuto. Da Ruth Moschner 39.665 euro, El Hotzo (37.942 euro), i nostri gruppi locali Sea-Eye (21.415 euro) e attraverso una sovvenzione di 100.000 euro per @United4Rescue", ha scritto il profilo Twitter di Sea-Eye, rendicontando circa 200mila euro, per la precisione 199.022 euro, che si aggiungono a quelli raccolti con le singole donazioni. L'organizzazione fa il nome di Ruth Moshner, conduttrice televisiva e attrice tedesca, nota per aver condotto e partecipato a reality e talent show, e quello di El Hotzo, al secolo Sebastian Hotz, autore satirico particolarmente attivo sui social e molto noto online.

Ma nel tweet si parla anche di una sovvenzione per United4Rescue, che in realtà è la parte maggiore dell'intero versamento ricevuto dall'organizzazione negli ultimi giorni. United4Rescue si definisce come un'alleanza che racchiude diverse organizzazioni non governative, tra le quali anche Sea Watch e Humanity Sos. United4Rescue è il beneficiario di un'erogazione di 2 milioni di euro all'anno a partire dal 2023 a parte del Bundestag, il parlamento tedesco, deciso dalla sinistra per i prossimi tre anni. Ma United4Rescue, come si evince anche dal lungo elenco di partner inseriti nel suo sito, è foraggiata anche dalla Chiesa Evangelica tedesca.

Quei 100mila euro di sovvenzione, da dove arrivano? Dal parlamento tedesco o dalla Chiesa? Un dubbio importante nei giorni in cui l'Italia ha varato il decreto con il quale ha attuato una importante stretta all'azione delle Ong in mare per far rispettare la sovranità dei suoi confini.

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