Morta a 96 anni Rosalynn Carter, moglie del 39esimo presidente Usa Jimmy Carter

La signora Carter soffriva di demenza senile e da qualche giorno erano cominciate le cure palliative. Il decesso è stato annunciato oggi

Morta a 96 anni Rosalynn Carter, moglie del 39esimo presidente Usa Jimmy Carter
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È scomparsa all'età di 96 anni l'ex first lady Rosalynn Carter, moglie del 39esimo presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter. La notizia è stata diffusa nella serata di oggi, domenica 19 novembre. A quanto pare erano giorni che alla donna venivano somministrate delle cure palliave.

L'annuncio

Secondo quanto riferito dai quotidiani esteri, è stato il Carter Center di Atlanta ad annunciare per primo la morte dell'ex firts lady. "La nostra co-fondatrice, l'ex First Lady Rosalynn Carter, è morta oggi pomeriggio in Plains, Georgia. È morta in pace, con la famiglia al suo fianco", è quanto è stato scritto in una nota del centro.

Lo scorso 30 maggio era stato detto che la signora Carter soffriva di demenza senile e nel corso dei mesi le sue condizioni hanno continuato a peggiorare. "Continua a vivere felicemente a casa con suo marito, godendosi la primavera a Plains e le visite ai propri cari", aveva dichiarato il centro Carter, come riportato dal New York Times.

Poi, lo scorso venerdì, la signora Carter sarebbe entrata in hospice a casa e sono cominciate le cure palliative. Lo stesso destino del marito Jimmy Carter, ricoverato in un hospice presso il loro domicilio. Al contrario della moglie, tuttavia, l'ex presidente Usa è ancora vivente e lo scorso 1 ottobre ha festeggiato il suo 99esimo compleanno. La signora Carter si è invece spenta oggi, nella casa di famiglia in Georgia.

Una delle first lady più attive

Nata a Plains (Georgia) il 18 agosto 1927, Rosalynn Carter è stata una donna molto impegnata, specialmente una volta divenuta la moglie del presidente degli Stati Uniti. Dopo aver sposato Carter nel 1946, lo ha infatti seguito in tutto il mondo, pensando personalmente alla correzione dei discorsi tenuti dal consorte.

Negli anni ha fatto molto per quanto concerne l'impegno pubblico, ed è per questo che viene ricordata come una delle first lady più attive dopo Eleanor Roosevelt. La signora Carter si dedicò a diverse cause sociali, fra cui programmi di sostegno per le risorse sanitarie, i diritti umani, la giustizia sociale e i bisogni degli anziani.

Anche dopo la fine dell'esperienza presidenziale, lasciata la Casa Bianca, i coniugi Carter hanno continuato a impegnarsi dal punto di vista umanitario, suscitando ammirazione e rispetto da parte della popolazione. La coppia è stata strettamemte legata all'ente benefico Habitat for Humanity. "Sig.ra. Carter, dalla voce pacata e di basso profilo, preferisce gli incontri faccia a faccia con gli elettori", scrisse U.S.

News & World Report nel giugno 1976, elogiando i modi di fare della donna.

Gli Stati Uniti devono a Rosalynn Carter l'atto legislativo Mental Health Systems Act, mirato a finanziare i centri per la salute mentale, poi cancellato dal governo Reagan.

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