Nepal, morti 5 alpinisti italiani: cosa è successo sul Panbari

Sono stati trovati senza vita Stefano Farronato e Alessandro Caputo, i due alpinisti italiani di cui da venerdì non si avevano più notizie. Fonti locali hanno aggiornato il numero delle vittime salito a 5

Nepal, morti 5 alpinisti italiani: cosa è successo sul Panbari
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Sono tragiche le notizie che giungono dal Nepal con le autorità locali che hanno confermato la morte dei due alpinisti italiani dispersi da sabato nell'area del monte Panbari, Stefano Farronato e Alessandro Caputo. Insieme a loro ha partecipato alla spedizione il piemontense Valter Perlino che è stato salvato da un elicottero. In giornata, le autorità locali hanno spiegato che gli italiani morti sarebbero cinque, si attendono conferme ufficiali con i nomi delle altre vittime.

La nota della Farnesina

"Il loro decesso è stato confermato questa mattina dalle autorità locali", ha scritto la Farnesina in una nota. "Da venerdì 31 ottobre si erano persi i contatti, mentre erano impegnati nella scalata del picco Panbari", ha aggiunto ancora il ministero degli Esteri. "I connazionali erano stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1 (5.000 m). Altri connazionali risultano dispersi e le ricerche sono in corso. Il Consolato Generale a Calcutta, anche per il tramite del Consolato Generale Onorario a Kathmandu, e in stretto raccordo con la Farnesina - fa sapere ancora la Farnesina - sta seguendo direttamente l'evoluzione della situazione in contatto con le autorità locali e con i familiari dei connazionali".

Chi sono Farronato e Caputo

Stefano Farronato, 51 anni, era una tecnico forestale di Bassano del Grappa: tra le sue imprese ricordiamo ben 18 spedizioni in alta montagna ma anche un raid tra i ghiacci dell'Islanda e la traversata dell'Alaska in mountain bike. Alessandro Caputo, 28 anni di Milano, era un maestro di sci a St.Moritz. "Tutto bene - si legge nell'ultimo post di una settimana fa - Oggi arrivati a 6.000 e poi discesa al Base Camp per 2-3 giorni di riposo. Un percorso duro, solitario e affascinante, dove ogni metro guadagnato è frutto di forza, esperienza e rispetto per la montagna. Il Panbari si fa sentire, ma il team risponde con determinazione e spirito di squadra".

La moglie del sopravvissuto

"Valter mi ha comunicato la notizia che mai avrebbe voluto riferire, quella del ritrovamento dei corpi, senza vita, dei suoi due compagni di spedizione: Alessandro Caputo e Stefano Farronato": a parlare è Gloriana Salvai, la moglie di Valter Perlino, l'alpinista di Pinerolo (Torino), capospedizione del gruppo che in questi giorni avrebbe dovuto scalare il Panbari (6887 metri), una vetta poco nota dell'area occidentale del Nepal. Perlino era rimasto al campo base per un problema ad un piede, mentre Caputo e Farronato, venerdì, erano saliti più in quota. "L'idea di mio marito - continua Salvai - era di raggiungere i compagni nei giorni successivi, ma il problema al piede e l'arrivo della perturbazione con due giorni di anticipo ha stravolto i piani".

Altri decessi per una valanga

Un periodo decisamente sfortunato per chi prova a scalare le vette più alte del mondo: negli ultimi giorni i soccorritori hanno scavato nel ghiaccio e nella neve su una montagna in Nepal per recuperare i corpi di sette alpinisti rimasti uccisi da una valanga come riferito dalle autorità locali. Una valanga ha travolto il campo base del Monte Yalung Ri, situato a 4.900 metri lunedì mattina con le tempeste di neve che hanno impedito ai soccorritori di raggiungere il sito quel giorno.

Il miglioramento delle condizioni atmosferiche ha permesso a un elicottero di raggiungere successivamente il campo base e i soccorritori hanno potuto iniziare a muoversi tra neve e ghiaccio. Il capo della polizia del distretto di Dolkha, Gyan Kumar Mahato, ha dichiarato che quattro alpinisti rimasti feriti nella valanga sono stati tratti in salvo dall'elicottero e trasportati in aereo nella capitale Kathmandu per le cure.

Tra le vittime ci sono due guide alpine nepalesi: Mahato ha affermato che uno di loro è probabilmente un cittadino francese. Il monte Yalung Ri è una vetta di 5.600 metri e considerata adatta agli alpinisti principianti.

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