Cronaca internazionale

Il "numero 5" che influenza la Cina: chi davvero è il fedelissimo di Xi

Cai Qi è considerato un fedelissimo del presidente Xi Jinping. E avrebbe appena assunto la guida della Commissione Centrale per gli Affari del Cyberspazio del Partito, la potente commessione che supervisiona Internet in Cina

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Sulla carta è il quinto uomo più potente del Partito Comunista Cinese (PCC), ma nella realtà è molto più di un semplice “numero 5”. Cai Qi è considerato un fedelissimo del presidente Xi Jinping. Lo dimostra un fatto curioso: è il primo alto funzionario dai tempi di Mao Zedong ad essere sia a capo dello staff di un leader cinese che un membro del Poliburo, nonché l'unica persona di quello stesso gruppo - cuore del sistema politico del Paese - ad avere l'onore di viaggiare al fianco dello stesso Xi. Negli ultimi giorni, inoltre, Cai avrebbe assunto la responsabilità di guidare la Commissione Centrale per gli Affari del Cyberspazio del Partito, e cioè l'organismo del PCC che supervisiona la sicurezza informatica e Internet in tutta la nazione.

Lo zar di Internet

Quest'ultima mansione, ha scritto il South China Morning Post, ha trasformato Cai nel nuovo “zar di Internet”. O meglio: lo zar dell'Internet cinese. Non un compito da poco, visto che il braccio destro di Xi dovrà supervisionare l’economia digitale della Cina, che vale più di 50mila miliardi di yuan (al cambio, circa 6,9mila miliardi di dollari). La posizione era ricoperta sin dal 2014 da Xi, che adesso avrebbe delegato la responsabilità ad uno dei suoi collaboratori più fidati.

L'organismo in questione era stato istituito da Xi proprio nel 2014 – due anni dopo essere l'ascesa come leader del PCC – con il compito di consolidare il controllo diretto del Partito su Internet. L'ente, se così può essere definito, aveva preso il via come gruppo dirigente centrale per gli affari informatici, salvo poi essere ampliato nel 2018 fino a diventare una commissione vera e propria. La nomina di Cai non sarebbe stata ufficialmente annunciata ma, ha spiegato una fonte anonima al SCMP, avrebbe preso il timone della commissione nella prima metà del 2023.

Il fedelissimo di Xi

Si tratta di un caso più unico che raro, visto che è la prima volta che Xi affida un ruolo così strategico a un altro funzionario da quando è diventato capo del Partito nel 2012. Certo, da quanto emerso non vi sarà alcun cambiamento nella catena di comando, e Cai risponderà comunque a Xi e continuerà a tenerlo informato sulle decisioni.

Cai è il membro più anziano della segreteria del PCC, e questo che significa che ha influenza su questioni di rilievo come l'ideologia e il personale (anche se l'ultima parola è sempre quella di Xi). Deng Yuwen, ex vicedirettore di Study Times, il giornale ufficiale della Scuola Centrale del Partito, ritiene che la mossa suggerirebbe che Xi starebbe continuando a delegare compiti di spicco ai suoi aiutanti più fidati, nel tentativo di formare una nuova struttura di potere.

Xi è personalmente responsabile dell’esercito, degli affari esteri e delle questioni di sicurezza, mentre il premier Li Qiang e Cai Qi supervisionano le funzioni cruciali del governo e del Partito.

Eccolo, dunque, il centro di potere della Cina guidato da Xi Jinping.

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