
Terremoto politico in Olanda. Geert Wilders, leader dell'estrema destra, ha annunciato il ritiro del suo partito, il Pvv (Partito per la Libertà), dalla coalizione di governo, provocando così una crisi politica che potrebbe portare a elezioni anticipate. Il motivo della rottura? Un profondo dissenso con gli alleati sulla politica migratoria, uno dei temi centrali del programma di Wilders. "Non c'è stata alcuna firma sul nostro piano per l'asilo. Il Pvv lascia la coalizione", ha scritto il leader su X, lamentando i ritardi nell'attuazione della "politica sull'immigrazione più severa mai vista nei Paesi Bassi", promessa dalla coalizione dopo la vittoria a sorpresa del Pvv nelle elezioni del novembre 2023.
La decisione di Wilders
Il Partito per la Libertà, che aveva sostenuto la messa al bando del Corano, la chiusura delle scuole islamiche e il blocco totale dell'accettazione dei richiedenti asilo, aveva ottenuto il maggior numero di seggi alle elezioni del novembre 2023 sconvolgendo il sistema politico olandese. Dopo sette mesi di trattative Wilders era riuscito a formare un governo con altri tre partiti di destra: il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd), un partito di centro-destra; il Farmers Citizens Movement, un partito populista a favore degli agricoltori; e il Nuovo Contratto Sociale, un nuovo partito centrista. Insieme, i quattro partiti detengono 88 seggi nella Camera dei rappresentanti (che conta complessivamente 150 seggi).
Wilders, che ha costruito la sua carriera politica invocando politiche dure contro l'islam e l'immigrazione in Olanda, ritiene che la sua pazienza sia finita dopo mesi di colloqui e scarsa azione da parte della coalizione per reprimere l'immigrazione. A febbraio Wilders aveva già minacciato di ritirarsi dalla coalizione se non fossero stati approvati due disegni di legge che limitavano l'asilo, ma alla fine aveva fatto marcia indietro. Adesso quel momento è arrivato.
Cosa succede in Olanda
Il crollo del governo avviene in un momento particolare, appena tre settimane prima un vertice dei leader della Nato all'Aia e in un contesto di instabilità globale. Il ritiro del partito apre ora una fase di incertezza politica nella quinta economia dell'Unione Europea. Prima di una riunione tenutasi stamattina la leader del partito di destra Vvd, Dilan Yesilgoz, aveva dichiarato che il premier Dick Shoof aveva esortato i responsabili dei partiti ad agire in modo responsabile.
"Il primo ministro, che questa mattina ha fatto appello a noi, ha detto che stiamo affrontando enormi sfide internazionali, che c'è una guerra nel nostro continente e che potrebbe essere in arrivo una crisi economica", aveva detto Yesilgoz ai giornalisti in parlamento. Ma pochi minuti dopo, al termine della riunione, Wilders ha annunciato il ritiro dalla coalizione.
"Sono scioccato", ha quindi aggiunto lo stesso Yesilgoz, definendo la decisione di Wilders "super irresponsabile". "Non sta mettendo al primo posto i Paesi Bassi, sta mettendo al primo posto Geert Wilders", ha invece tuonato Caroline van der Plas, leader del Farmers Citizens Movement.